Entrata in vigore la normativa europea sui residui di pesticidi nei cibi.

Dopo sei mesi dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 58/1 dell’1-3-2008 è entrato in vigore il Regolamento(CE) n. 149/2008 della Commissione del 29 gennaio 2008 che modifica il Regolamento(CE) n. 496/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio e definisce gli allegati II, III e IV, che fissano i livelli massimi di residui per i prodotti compresi nell’allegato 1 del suddetto regolamento.

Dal 1° settembre scorso è entrata in vigore la nuova normativa dell’UE, valida in tutti i Paesi membri, imponendo una perfetta uguaglianza di limiti sui residui di antiparassitari nei generi alimentari, così da ridurre il più possibile l’assunzione di tali sostanze ed evitare inaccettabili rischi per la salute.

Le nuove regole, quindi, intendono tutelare i consumatori e favorire il commercio e le importazioni. “I generi alimentari – ha affermato il Commissario per la salute, Androulla Vassiliou -, prodotti o importati in uno Stato membro, devono essere sicuri per i consumatori di tutti gli Stati europei”.

La normativa sui residui antiparassitari, che interessa circa 1.100 sostanze utilizzate in agricoltura all’interno e all’esterno dell’UE, elenca i livelli massimi di residui per un’ampia gamma di prodotti, come, ad esempio, le carni, il latte, la frutta, la verdura, lenoci, le spezie, i mangimi.
I limiti si applicano sia ai prodotti freschi, sia a quelli sottoposti a trasformazione, diluizione no concentrazione.

In passato, per alcuni pesticidi, l’Unione europea aveva stabilito dei livelli massimi, mentre i singoli Stati membri avevano la facoltà di stabilirne altri, co n la conseguenza che i residui non tollerati in un Paese, perché superiori al limite fissato, in un altro erano invece considerati accettabili, mentre per talune sostanze non esisteva alcun limite. La mancanza di uniformità era perciò motivo di confusione tanto per gli operatori quanto per i consumatori.

La nuova normativa, nello stabilire i livelli massimi, tiene conto soprattutto delle esigenze delle fasce più vulnerabili dei consumatori, com neonati e bambini, e sancisce questo importante principio: la sicurezza alimentare viene prima della protezione delle piante.

La Commissione europea si riserva la facoltà di controllare che tutti i Paesi membri dell’UE facciano rispettare la nuova normativa.
Per verificare i livelli massimi stabiliti per determinate sostanze o colture è possibile consultare la banca dati on-line sui residui di antiparassitari.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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