Erasmus Universale, per una nuova mobilità europea.

Il 12 febbraio scorso, è stata presentata a Bruxelles la proposta dei Giovani socialisti europei per un Erasmus Universale, cioè per l’ampliamento dei programmi Erasmus volti a favorire lo scambio tra i giovani studenti dei Paesi europei.

Presupposto della campagna “Erasus Universale” è che per credere davvero nel progetto europeo occorre “toccarlo con mano, imparare le lingue, viaggiare, studiare e lavorare nelle città europee”.

In altre parole “contaminare le culture e confrontarsi con le diversità e i valori comuni” come ha spiegato Giacomo Filibeck, presidente dei Giovani socialisti europei (di cui riportiamo un articolo nel link), durante la presentazione avvenuta nella mattinata del 12 febbraio scorso, con una conferenza stampa, al Parlamento europeo.

Alla conferenza hanno preso la parola anche Gianni Pittella, presidente della Delegazione italiana Gruppo PSE, il Prof. Massimo Livi Bacci, senatore del Partito Democratico e Donata Gottardi, europarlamentare.
Per Pittella il programma Erasmus ha dimostrato di essere uno strumento molto efficace per promuovere e stimolare lo spirito europeista e ha dimostrato che l’integrazione dell’Europa può avvenire non solo tramite i trattati e gli accordi tra i governi ma anche “dal basso” con il coinvolgimento diretto dei cittadini, siano essi studenti, o giovani imprenditori – come quelli coinvolti nel progetto pilota, da me proposto nel 2008 –o giovani funzionari delle pubbliche amministrazioni, come quelli che saranno coinvolti nel nuovo programma”.

Convinto sostenitore dell’iniziativa pro Erasmus anche il sentore e docente universitario, Massimo Livi Bacci, che ha ricordato come “i giovani italiani sono quelli che hanno meno occasioni di uscire dal proprio paese e di confrontarsi con altre culture”.
La deputata europea Donata Gottardi ha sottolineato il valore forte, anche simbolico, dell’Erasmus:
Questi giovani che, attraverso l’Erasmus e altri programmi promossi dall’UE, hanno girato, studiato e contaminato le culture sono tra i migliori promotori dello spirito europeista.

Attualmente sono circa trecentomila i giovani europei che partecipano ogni anno ai programmi di scambio dell’Unione europea ma il promotori dell’iniziativa vorrebbero arrivare ad un milione di partecipanti. “Un obiettivo possibile – ha detto ancora Gianni Pittella – al quale si può arrivare attraverso una semplificazione delle procedure di accesso, un sistema d’informazione più capillare, maggiori stanziamenti ed un coinvolgimento attivo delle pubbliche amministrazioni locali”.

(LG-FF)

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