Ritenuto di disciplinare in maniera organica le modalità che, nel rispetto della normativa vigente, dovranno essere osservate dalle farmacie ai fini dellerogazione di servizi specifici e sentite la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e odontoiatri, la Federazione Italiana dei Farmacisti italiani,la Federazione Nazionale dei Collegi I.P.A.S.V.I., lAssociazione Italiana Fisioterapisti e la Federazione Italiana Fisioterapisti ed acquisito il Parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 18 novembre 2010, il Ministro della Salute ha decretato, allarticolo 1, che:
1. Lerogazione dei servizi di cui al presente decreto può essere effettuata esclusivamente dagli infermieri e dai fisioterapisti, in possesso del titolo abilitante ai sensi della vigente normativa, ed iscritti al relativo collegio professionale laddove esistente.
.Il farmacista titolare o direttore è tenuto ad accertare, sotto la propria responsabilità, il possesso dei requisiti di cui al comma 1, avvalendosi, laddove necessario, degli Ordini provinciali dei medici, dei Collegi provinciali degli infermieri e delle associazioni maggiormente rappresentative dei fisioterapisti così come individuate dal Ministero della salute.
3. Le attività erogate presso le farmacie e a domicilio del paziente devono essere effettuate dai professionisti sanitari di cui al presente decreto nel rispetto dei propri profili professionali, con il coordinamento organizzativo e gestionale del farmacista titolare o direttore.
Nellambito delle competenze del proprio profilo professionale, sono altresì erogabili dagli infermieri presso le farmacie, le seguenti prestazioni:
a) supporto alle determinazioni analitiche di prima istanza, rientranti nellambito dellautocontrollo;
b) effettuazione di medicazioni e di cicli iniettivi intramuscolo;
c) attività concernenti leducazione sanitaria e la partecipazione a programmi di consultino, anche personalizzato;
d) iniziative finalizzate a favorire laderenza dei malati alle terapie.