Esposizione al sole in sicurezza, online i dati sulle radiazioni UV

L’indice UV è un numero che esprime l’intensità della radiazione solare e il conseguente impatto sul corpo umano. La diffusione di questo indice è stata raccomandata da importanti organizzazioni mondiali, quali l’World Health Organization e la World Meteorological Organization.

L’indice UV è un numero che esprime insieme l’intensità della radiazione solare UV (ultravioletta) rilevabile sulla superficie terrestre e la sua efficacia nel produrre effetti sul corpo umano. L’indice varia da 1 a 11 (o più): il suo aumento indica un maggior rischio di danno per la pelle e per gli occhi e un minor tempo necessario perché questo danno si verifichi.
Al variare dell’indice UV corrispondono colori e categorie di esposizione, a cui l’Organizzazione mondiale della sanità associa alcune precauzioni da attuare per ridurre al minimo gli effetti dannosi. Il verde identifica le fasce orarie sicure, in cui si può stare al sole senza correre rischi, mentre il giallo-arancio indica orari in cui è consigliabile prendere alcune precauzioni nell’esposizione, soprattutto per i soggetti di pelle chiara. Dal rosso in poi queste precauzioni diventano necessarie per tutti i soggetti, indipendentemente dal tipo di pelle.
La diffusione di questo indice è stata raccomandata da importanti organizzazioni mondiali, quali l’World Health Organization e la World Meteorological Organization.

Anche nell’ambito del programma nazionale di Space Economy “Mirror Copernicus” si parla di radiazione UV. Questo programma, per il quale sono stati stanziati 4,5 miliardi di euro per lo sviluppo dei servizi geospaziali di monitoraggio del territorio e dell’ambiente, verrà avviato nei prossimi mesi e vede coinvolte le Agenzie ambientali italiane.
In particolare, per quanto riguarda questa specifica tematica, il programma sosterrà le attività delle agenzie mirate a:
– mettere in comune i dati UV misurati/previsti nelle diverse regioni;
– rendere i dati facilmente disponibili a chiunque li desideri;
– uniformare le procedure di acquisizione;
– integrare le misure da terra e dallo spazio (satelliti).

Arpav Veneto pubblica i dati in diretta dell’indice UV rilevato in due stazioni: a Vicenza, rappresentativa delle zone pianeggianti e costiere della regione, e a Passo Valles (Falcade, BL, 2032 m sul livello del mare), i cui dati sono indicativi del livello di radiazione solare per la fascia alpina e prealpina. Oltre ai dati in diretta, l’Agenzia pubblica anche i dati degli ultimi sette giorni, che sono utili per valutare le tendenze a medio e lungo termine.

Arpae Emilia-Romagna pubblica ogni giorno sul proprio sito web le previsioni dell’indice UV massimo giornaliero per il giorno stesso e i due successivi. Le previsioni sono basate su quelle prodotte dal Servizio meteorologico tedesco (DWD) utilizzando i modelli meteorologici cosmo Icon (a scala globale) e Cosmo-EU (a scala europea). I dati vengono poi corretti utilizzando i dati satellitari e la nuvolosità prevista. Si ottiene così un indice rappresentativo della situazione reale.

Arpa Valle d’Aosta pubblica ogni giorno sul proprio sito web le previsioni dell’indice UV massimo giornaliero per il giorno stesso e i due successivi, al momento in condizioni di cielo sereno. Nell’ambito del progetto SOUVENIR – SOlar UV Extensive Network for Information and Reporting (finanziato dalla Fondazione CRT di Torino) e grazie alla collaborazione con il Centro Funzionale della Valle d’Aosta, è stato possibile sviluppare un metodo per integrare il bollettino UV con la nuvolosità prevista dai modelli meteo. Il sito web sarà perciò aggiornato nelle prossime settimane.

Fonte: SNPA

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