L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha pubblicato una relazione che evidenzia i rischi psicosociali specifichi del settore edile che incidono sul benessere dei lavoratori. Il documento illustra anche gli interventi più indicati, sia a livello individuale che organizzativo, per la tutela della salute mentale dei lavoratori edili.
Il 46% dei lavoratori del settore edile dell’Unione europea è esposto a forti pressioni in termini di tempistiche e a un carico di lavoro superiore alla norma. Molti di essi devono anche fare i conti con l’insicurezza occupazionale e finanziaria, mentre si trovano ad affrontare nuove esigenze causate dall’innovazione tecnologica e dalla transizione verde. Queste pressioni possono aumentare i rischi psicosociali, con conseguenti problemi di salute mentale. Condizioni di lavoro impegnative, tra cui lavori all’esterno o pericolosi che rendono vulnerabili i lavoratori, nonché l’isolamento sociale dovuto alla mancanza di un luogo di lavoro fisso comportano rischi per la salute psicosociale.
La nuova relazione “Mental health in the construction sector: preventing and managing psychosocial risks in the workplace” (Salute mentale nel settore edile: prevenzione e gestione dei rischi psicosociali sul luogo di lavoro) dell’EU-OSHA esamina le evidenze esistenti e fornisce indicazioni su come affrontare queste problematiche.
Fonte: EU-OSHA