EU-OSHA, scheda informativa sulla fabbricazione di nanomateriali nei luoghi di lavoro

La scheda informativa “Fabbricazione di nanomateriali nel luogo di lavoro”, pubblicata dall’EU-OSHA, è ora disponibile in 17 lingue. Utilizzati in molti settori, i nanomateriali possono avere una serie di effetti tossici. La scheda contiene informazioni e consigli sulla gestione dei rischi posti da questa tecnologia in rapida evoluzione.

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), a integrazione della campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”, ha preparato una scheda informativa che tratta un tema di rilievo per questo settore.
La scheda “Fabbricazione di nanomateriali nel luogo di lavoro” offre una panoramica su come trattare i nanomateriali fabbricati nel luogo di lavoro. Questi materiali, che contengono particelle molto piccole, sono potenzialmente tossici.

La scheda informativa reca informazioni dettagliate sulla normativa dell’UE in materia, analizza i possibili effetti sulla salute dei nanomateriali, contiene consigli utili per i datori di lavoro su come prevenire o mitigare l’esposizione dei lavoratori ai nanomateriali e descrive le principali vie d’esposizione, ossia inalazione, contatto con la pelle e ingestione.

La scheda elenca inoltre le misure pratiche che possono essere adottate per prevenire o ridurre l’esposizione ai nanomateriali sulla base del principio STOP.
La legislazione europea in materia di SSL stabilisce una «gerarchia» delle misure volte a prevenire o ridurre l’esposizione dei lavoratori alle sostanze pericolose (articolo 6 della direttiva sugli agenti chimici). Tale «ordine di priorità», quale definito nella direttiva, è noto anche come il «principio dello STOP»:
S = Sostituzione (comprende anche l’eliminazione completa di una sostanza pericolosa)
T = Misure tecnologiche
O = Misure organizzative
P = Misure di protezione individuale

Fonte: EU-OSHA

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