Eventi da non dimenticare: il disastro chimico di Bhopal (2-3 dicembre 1984)

La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, quaranta tonnellate di una miscela di gas letali, tra cui l’isocianato di metile, fuoriescono dall’impianto di produzione di pesticidi dell’americana UNION CARBIDE di Bhopal in India, provocando il più grande disastro chimico della storia: 20.000 morti.

La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, a Bhopal in India, si consumò il più grande disastro nella storia dell’industria chimica .Quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriescono dall’impianto di produzione di pesticidi dell’americana Union Carbide, acquisita dalla Dow Chemicals, un’altro colosso chimico americano, nel 1999, provocando la morte di 20.000 persone e 500.000 contagiati che continuano anche oggi a sopportare le conseguenze di quel disastro. Infatti il suolo e le risorse idriche sono fortemente contaminate da sostanze tossiche, e la popolazione –come afferma Greenpeace –è costretta ad usare acqua contaminata. L’incidente fu solo l’inizio di una tragedia che, a distanza di 20 anni, continua ancora a pesare sui sopravvissuti al disastro e sulla popolazione residente. Ad , esempio, un recente studio condotto a Bhopal sui modelli di crescita degli adolescenti ha riscontrato un ritardo selettivo nella crescita e uno sviluppo anormale nei bambini nati da genitori esposti alla miscela gassosa emessa a seguito dell’incidente.
L’Union Carbide – come riferisce Greenpeace che sulle cause di questo disastro ha fornito una rigorosa e vasta documentazione – abbandonò precipitosamente il sito industriale senza garantire alcun risanamento dell’area, lasciando sul posto enormi quantità di composti inquinanti. Dow Chemicals – attuale proprietaria dello stabilimento – ha sempre rifiutato di farsi carico delle conseguenze legali e finanziarie delle malefatte di Union Carbide. Infatti, a distanza di venti anni gli effetti negativi sulla popolazione sono notevoli. Le falde acquifere sono fortemente contaminate e tonnellate di rifiuti tossici sono ancora abbandonati sul posto
Vogliamo ricordare che dal 1977 al 1984, lo stabilimento della Union Carbide a Bhopal ha prodotto l’Experimental Insecticide Seven Seven , l’insetticida sperimentale sette sette, detto Seven, un veleno dall’odore di cavolo lesso. L’obiettivo era di produrne trentamila tonnellate l’anno. Il Sevin veniva prodotto partendo dall’Isocianato di metile , una molecola talmente irascibile da scatenare , al solo contatto con qualche goccia d’acqua o qualche grammo di polvere metallica, reazioni di incontrollabile violenza.

Fonte: Greenpeace

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