Nel confronto con novembre, i dati destagionalizzati relativi allinterscambio complessivo presentano, a dicembre 2009, un incremento sia per le esportazioni sia per le importazioni, con tassi di crescita pari rispettivamente al 4,4% ed all1,6 pere cento. Negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, i dati destagionalizzati mostrano una flessione dello 0,2 per cento per le esportazioni e una crescita del 2,4% per le importazioni.
Nel 2009 le esportazioni complessive hanno segnato, rispetto al 2008, una diminuzione del 20,7 per cento e le importazioni del 22 per cento. Nello stesso periodo è stato negativo per 4.109 milioni di euro, con una netta riduzione del passivo di 11.478 milioni di euro nel 2008.
Nel mese di dicembre 2009 la dinamica tendenziale delle esportazionik è stata negativa verso tutti i principali partner commerciali, tranne la Francia, la Spagna e il Regno Unito (rispettivamente più 8,6, più 3 e più 2,4 per cento); diminuzioni si sono registrate verso Grecia (meno 8,5 per cento), belio (meno 6,5 per cento), Paesi Bassi (meno 5,8 per cento), Polonia (meno 4,9 per cento), Austria (meno 3 per cento) e Germania (meno 2,6 per cento). Le importazioni sono invece cresciute da tutti i principali partner commerciali, tranne lAustria; in particolare si sono registrati incrementi dalla Polonia (più 30,3 per cento), dalla Spagna (più 16,8 per cento), dal Regno Unito (più 15 per cento), dalla Francia (più 9,4 per cento) e dalla Germania (più 8,6 per cento).
Nellanno 2009 le diminuzioni più significative rispetto al 2008 hanno riguardato le esportazioni verso la Spagna, il Regno Unito, la Germania, la Grecia, lAustria, il Belgio e la Francia. Dal lato delle importazioni, le riduzioni più importanti si sono registrate da Austria, Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio e Spagna.
Seguono, infine, le analisi per settore di attività economica, dove, nel mese di dicembre 2008, si registrano crescite consistenti delle esportazioni per i mezzi di trasporto (più 25,1 per cento), allinterno dei quali gli autoveicoli (più 10,6 per cento), sostanze e prodotti chimici (più 12,8 per cento), e per gli apparecchi elettrici (più 9 per cento); incrementi più contenuti si sono registrati per articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (più 4,2 per cento) prodotti alimentari, bevande e tabacco (più 3,4% per cento); sono invece diminuite le esportazioni di macchinari ed apparecchi n.c.a. (meno 16,6 per cento) e prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (meno 6,2 per cento)-insomma, afferma lIstat, che si tratta dei peggiori dati sui flussi commerciali dal 1970, cioè da quando esiste la serie storica comparabile.
(LG-FF)