Fattore windchill, vento e freddo rendono il lavoro più rischioso

Nel lavoro all’aperto, con esposizione a basse temperature, il corpo si raffredda molto più rapidamente se soffia il vento. La SUVA pubblica un’infografica sul fattore windchill e una serie di consigli utili per proteggersi adeguatamente.

 

Se si lavora all’aperto esposti a basse temperature il corpo si raffredda molto più velocemente quando soffia il vento, anche se leggero. Questo fenomeno è conosciuto come fattore windchill, in altre parole, quando si lavora a basse temperature e soffia il vento, la temperatura corporea scende molto più velocemente dando luogo alla differenza tra temperatura reale e percepita.

A causa di questa repentina perdita di calore aumenta il rischio di ipotermia o addirittura congelamento. Inoltre, possono anche verificarsi più facilmente infortuni sul lavoro poiché le funzioni corporee sono limitate. I sintomi più evidenti sono dita rattrappite, rigidità muscolare e articolare, tempi di reazione rallentati, perdita di coordinazione e ridotta capacità di concentrazione, ciò avviene soprattutto quando si sottovalutano le basse temperature e non si indossano indumenti adeguati.

Se si lavora all’aperto esposti a basse temperature e in presenza di vento è necessario accertare caso per caso quali siano le misure di protezione più adatte, basandosi ad esempio sul grado di difficoltà del lavoro e sulla propria costituzione fisica.

  • Equipaggiamento personale. Per gli indumenti da indossare può essere utile pianificarne la scelta in precedenza facendo attenzione ai cambiamenti del tempo e alla velocità del vento. Vestirsi a strati con indumenti antivento e impermeabili e riporre in una borsa impermeabile i vestiti che non si indossano. Proteggere le parti del corpo particolarmente esposte come viso, mani e piedi.
  • Mangiare, bere e pause. Concedere al proprio corpo un’adeguata fase di riscaldamento in un posto caldo dopo aver lavorato al freddo è molto importante. La durata di questa fase è stabilita dalla legge e dipende dalla temperatura a cui ci si è sottoposti. Bevande e pasti caldi contribuiscono a mantenere caldo il corpo, mentre degli esercizi di riscaldamento prima di iniziare gli incarichi aiutano a lavorare in sicurezza.
  • Allestimento del posto di lavoro. Un buon allestimento del posto di lavoro protegge dal freddo e dal vento. Le pareti antivento e un buon isolamento del terreno proteggono dalla dispersione di calore, mentre un radiatore a infrarossi emette calore anche all’aperto. Mantenersi sempre in movimento ed evitare, per quanto possibile, di tenere a lungo una postura statica.
  • Prestate attenzione ai segnali del corpo. Il rischio di ipotermia o addirittura di congelamento non dipende soltanto dal vento e dal freddo, ma anche da molti altri fattori, come l’umidità dell’aria, la costituzione fisica, l’abbigliamento nonché dal tipo e dall’intensità dell’attività fisica. Anche se non si rischiano danni acuti causati direttamente dal freddo, una situazione del genere può influire sulla sicurezza sul lavoro perché con mani e piedi rattrappiti si ha una minore capacità di reazione. Per questo è importante prestare attenzione ai segnali lanciati dal proprio corpo.

Fonte: SUVA

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