Nel precedente articolo “Fibre artificiali vetrose e classificazione dei rifiuti” si è voluto dare delle indicazioni preliminari per un primo approccio alle FAV e alla loro caratteristiche. Tuttavia è necessario, per completezza di informazioni e per evitare fraintendimenti, entrare nello specifico dei criteri della classificazione di cancerogenicità e in particolare a quanto riportato nelle note Q ed R presenti nell’allegato VI del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i..
La nota Q specifica che la classificazione come cancerogeno non è applicabile se la sostanza rispetta una delle seguenti condizioni:
– Una prova di persistenza biologica a breve termine mediante inalazione ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 10 giorni,
– Una prova di persistenza biologica a breve termine mediante instillazione intra tracheale ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 40 giorni,
– Un’adeguata prova intraperitoneale non ha rivelato evidenza di cancerogenicità,
– Una prova di inalazione appropriata a lungo termine ha dimostrato assenza di effetti patogeni significativi o alterazioni neoplastiche.
L’articolo completo di Marco Morrongiello è disponibile in area riservata.