Fillea, Filca e Feneal presentano una foto-inchiesta sulle irregolarità nei cantieri a Lecce

A Lecce Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL hanno presentato una foto-inchiesta, realizzata in collaborazione con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nel Territorio (RLST), sulle irregolarità nei cantieri.

Il 28 aprile, Giornata mondiale per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, i tre sindacati di categoria Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL, in provincia di Lecce, hanno scelto di rivolgersi a tutti, non soltanto ai cosiddetti addetti ai lavori, presentando davanti al palazzo della Prefettura di Lecce una foto-inchiesta realizzata in collaborazione con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nel Territorio (RLST).

“Perché, se nel 2016 ci sono ancora morti sul lavoro, le responsabilità e le conseguenze sono di tutti” e il problema non è soltanto sindacale ma anche istituzionale e sociale.

La foto-inchiesta presenta una documentazione fotografica di cantieri allestiti in provincia di Lecce in cui non sono rispettate le più importanti regole per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Tra queste spicca una che mostra “un tavolato sospeso tra due ponteggi a 40 metri di altezza, in cui i lavoratori avrebbero dovuto lavorare a temperature estive proibitive” spiegano i sindacati “una situazione che è stata immediatamente segnalata”.

“Quello delle costruzioni è tra i settori a più alto rischio di infortuni” sottolineano Fillea, Filca e Feneal Lecce “per cui, come organizzazioni sindacali di categoria, abbiamo il dovere e l’obbligo di tenere alto il livello di guardia sul fenomeno. La prevenzione e l’informazione diventa fondamentale ecco perché il ruolo e il valore del Comitato Paritetico Territoriale e la presenza dei RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, Associazione ASE-RLST) sui cantieri edili salentini sono di straordinaria importanza”.

I RLST – figura ottenuta grazie alla contrattazione di secondo livello provinciale e che è necessario mantenere e rafforzare – operano dal 2005 in provincia di Lecce compiendo periodicamente, e ritornando sul posto più volte, visite sui cantieri edili. “Diverse sono state le infrazioni riscontrate” specificano i sindacati “tra le più ricorrenti quelle a rischio caduta dall’alto. Il lavoro di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori, tuttavia, è servito a migliorare le condizioni di lavoro”.

“Aumentare sempre di più la collaborazione e il coordinamento anche con le Istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo” questo è l’auspicio di Fillea, Filca e Feneal. “Questa sinergia tra addetti ai lavori” aggiungono “deve essere finalizzata a rendere i luoghi di lavoro maggiormente sicuri”.
“Promuovere la prevenzione e la formazione non basta se contemporaneamente non si intensifica la lotta all’irregolarità e all’elusione delle regole” proseguono “occorre rafforzare controlli e sanzioni, agire per rendere i luoghi di lavoro vere e proprie ‘case di vetro’, soprattutto i cantieri, che sono i luoghi più esposti al rischio di incidenti gravi e gravissimi e di malattie professionali”.
“Occorre intervenire sul sistema delle pensioni” aggiungono inoltre le tre organizzazioni sindacali “perché non è possibile che lavorare a dieci metri di altezza o sollevare quintali di materiale ogni giorno al freddo o sotto il sole non sia considerato un lavoro usurante. Questi lavoratori debbono andare in pensione prima, senza penalizzazioni”.
“La sicurezza inizia dalla qualità e regolarità delle imprese, dal rispetto del lavoro, quindi dei contratti, e dal rispetto delle norme di sicurezza, ancora troppo spesso considerati costi da comprimere. L’unica cosa che occorre comprimere è l’irregolarità delle imprese. Oggi, ancora una volta, chiediamo al governo di assumere questo tema come priorità. Vogliamo risposte, chiediamo azioni concrete, subito”.

Fonte: CGIL Lecce

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