L’importante iniziativa di consultazione pubblica “EU funding for competitiveness” lanciata dalla Commissione Europea in vista del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, può permettere di evidenziare come non solo gli aspetti tecnologici possano giocare un ruolo positivo per la competitività dell’Unione ma anche azioni di economia circolare e mobilità sostenibile atti a migliorare la qualità della vita.
In tempi non facili dal punto di vista geopolitico, appare particolarmente importante la consultazione pubblica “EU funding for competitiveness” della Commissione Europea. Occasione per tutti i cittadini impegnati per la tutela dell’ambiente, in vista dell prossimo bilancio a lungo termine dell’UE (Multiannual Financial Framework – MFF), di evidenziare come non solo gli aspetti tecnologici possano giocare un ruolo positivo per la competitività dell’Unione.
Infatti, pur essendo la competitività il fulcro del sondaggio, la consultazione può permettere che non si cancellino importanti strumenti ormai consolidati a tutela dell’ambiente e della biodiversità come il programma LIFE, che – a partire dal 1992 – ha finanziato azioni concrete all’interno e all’esterno dei siti di Rete Natura 2000.
Finanziamenti UE per la competitività
Periodo di consultazione: 12 febbraio-6 maggio 2025
Destinatari: istituzioni dell’UE; autorità e istituzioni nazionali; autorità regionali e locali; beneficiari di finanziamenti UE, tra cui agricoltori, ricercatori, studenti; cittadini; imprese; PMI e associazioni imprenditoriali; altre parti interessate
La Commissione europea in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP), il bilancio a lungo termine dell’UE che entrerà in vigore nel 2028, mira a creare un bilancio più semplice e mirato che rifletta le priorità strategiche europee. Per raggiungere questo obiettivo, sono state avviate alcune consultazioni pubbliche per raccogliere opinioni dalle parti interessate su come sfruttare al meglio il bilancio dell’UE.
I questionari sono disponibili in alcune o tutte le lingue ufficiali dell’UE, mentre le risposte possono essere inviate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE.
Fonte: Commissione Europea
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