L’esposizione al radon e i suoi impatti possono essere ridotti con opportune politiche di intervento, questo lo scopo del “Piano nazionale d’azione per il radon” che svilupperà strategie volte alla misurazione, alla prevenzione e alla riduzione dell’esposizione della popolazione, tramite anche ad adeguate campagne informative a livello nazionale e locale.
I risultati del progetto “Life Respire” e la proposta di “Piano nazionale d’azione per il radon”, a cura del Ministero della transizione ecologica e del Ministero della salute, sono stati presentati il 9 maggio 2022 a Roma, nell’ambito del convegno “Il radon dalla geologia alla gestione del rischio indoor”.
Tre gli obiettivi raggiunti dal progetto “Life Respire”:
– il monitoraggio della concentrazione del radon;
– una mappa delle caratteristiche geologiche del territorio dalle quali ricavare la presenza di radon nel suolo dei Comuni coinvolti (Caprarola, Celleno e Ciampino nel Lazio, Ardenne in Belgio);
– la pianificazione territoriale grazie a una serie di documenti che le autorità locali potranno utilizzare.
La proposta di “Piano nazionale d’azione per il radon” è stata redatta grazie all’impegno e alla collaborazione di esperti dei ministeri competenti, dell’ISIN, dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni.
Inoltre, sono state illustrate le attività avviate da ISPRA, MiTE e Ministero della salute in attesa dell’adozione del Piano, che consistono nella definizione di criteri e indicatori di natura geomorfologica per supportare l’individuazione delle aree prioritarie, nell’armonizzazione e nel coordinamento degli interventi e delle politiche legati al radon con quelli finalizzati all’efficientamento energetico degli edifici e al miglioramento della qualità dell’aria indoor e nella costruzione di pagine web rivolte ai cittadini e alle imprese, efficaci e interattive per una conoscenza della tematica radon e progetti di citizen science.
Fonte: MiTE