Liberazione anticipata dalla prigione quando la pena residua da espiare non supera i tre anni.
Una stretta sulla custodia cautelare in carcere, che può essere disposta solo per delitti per i quali sia prevista la pena della reclusione pari o superiore a cinque anni.
Sgravi contributivi per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate impiegate in cooperative sociali.
Sono solo alcune delle misure contenute nel cosiddetto decreto svuota carceri, 78/2013, la cui legge di conversione (legge 9 agosto 2013, n. 94) è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale n. 193.
La filosofia del decreto, al fine di ridurre gli ingressi in carcere e di dare attuazione a una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, è quella di estendere il beneficio della sospensione della pena e dell’applicazione di misure alternative alla detenzione, ampliando la possibilità per i detenuti di prestare attività a titolo volontario e gratuito in progetti di pubblica utilità.