Gestione integrata delle zone costiere in Europa

La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2002

La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2002 relativa all’ attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa, pubblicata sulla G.U.C.E. L 148/24 del 6 giugno 2002, parte dalla considerazione che , per la loro grande importanza ambientale, economica, sociale, culturale e ricreativa per l’ Europa, è di fondamentale importanza attuare una loro gestione sostenibile a livello ambientale, equa a livello economico, responsabile a livello sociale, sensibile a livello culturale. Per tutelare l’ integrità di questa importante risorsa si deve tenere conto al tempo stesso delle attività e delle usanze tradizionali locali che non costituiscono una minaccia per le zone naturali sensibili e per lo stato di preservazione delle specie selvatiche della fauna e della flora costiere. La minaccia che, invece, incombe sulle zone costiere della Comunità è aggravata dai cambiamenti climatici che provocano l’ innalzamento del livello del mare, variazioni di forza e frequenza delle tempeste e un aumento dell’ erosione costiera e delle inondazioni. L’ incremento demografico e lo sviluppo delle attività economiche stanno minacciando in misura crescente l’ equilibrio ambientale e sociale delle zone costiere. Le disparità esistenti nella Comunità influenzano in modo diverso la gestione e la conservazione di ciascuna zona per cui la Comunità favorisce una gestione integrata su scala più ampia mediante strumenti orizzontali. Come approccio strategico, la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio si basa sui seguenti principi: a) protezione dell’ ambiente costiere, fondata su un approccio basato sugli ecosistemi, che ne conservi l’ integrità e il funzionamento, e gestione sostenibile delle risorse naturali tanto per la componente marina che per quella terrestre delle zone costiere; b) riconoscimento della minaccia che i cambiamenti climatici costituiscono per le zone costiere e dei pericoli che rappresentano l’ innalzamento del livello del mare e l’ aumento della frequenza e della forza delle tempeste; c) misure di protezione del litorale appropriate e responsabili dal punto di vista ecologico, inclusa la difesa degli insediamenti costieri e del loro patrimonio culturale; d) opportunità economiche e possibilità di impiego in un’ottica di lungo periodo; e) un sistema sociale e culturale soddisfacente per le comunità locali; f) adeguati spazi liberi accessibili al pubblico per attività ricreative e per ragioni estetiche; g) nel caso di comunità costiere isolate, la loro conservazione o la promozione della loro coesione; h) migliore coordinamento delle misure adottate da tutte le autorità interessate, sia marittime che terrestri, nella gestione dell’ interazione mare-terra. Su tali strategie gli Stati membri dovrebbero seguire, quindi, i principi di una gestione integrata delle zone costiere per assicurare una buona gestione di queste ultime.

Fonte: Eur-Lex

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