Giochi olimpici invernali di Torino 2006: disposizioni specifiche comunitarie

Il Regolamento(CE) n. 2046/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2005, rifacendosi ai Giochi olimpici di Atene del 2004, consente all’Italia di ottemperare agli obblighi assunti in virtù della Carta olimpica in quanto Paese organizzatore dei Giochi olimpici e paraolimpici invernali del 2006 per garantire un elevato grado di sicurezza nell’ambito dello Spazio senza frontiere interne di Schengen.
Sebbene sussista l’obbligo del visto per i membri della famiglia olimpica che sono cittadini di paesi terzi soggetti all’obbligo del visto a norma del regolamento (CE) n. 539/2001, del 15 marzo 2001, che adotta l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne e l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esonerati da tale obbligo, il Regolamento (CE) n. 2046/2005 istituisce una deroga temporanea agli obblighi citati per la durata dei Giochi olimpici e preolimpici invernali di Torino 2006.
L’adozione della deroga a talune disposizioni dell’acquis di Schengen è ritenuta appropriata e opportuna per conseguire l’obiettivo fondamentale di agevolare il rilascio del visto ai membri della famiglia olimpica in virtù del principio di proporzionalità, di cui all’art. 5, terzo comma, del trattato che istituisce la Comunità europea. Il Regolamento (CE) adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 14 dicembre 2005 si limita, comunque, a quanto è necessario per conseguire tale scopo..
Entro quattro mesi dalla chiusura dei giochi paraolimpici invernali del 2006, l’Italia dovrà trasmettere alla Commissione europea una relazione sui vari aspetti dell’attuazione del regolamento.