“Molto spesso temi importanti come la Giornata del 3 dicembre non oltrepassano la cerchia degli addetti ai lavori”, ha ricordato Alfredo Ferrante, dirigente della divisione delle Politiche sociali per le persone con la disabilita del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e coordinatore dell’Osservatorio per la disabilità. “A livello internazionale i nuovi Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, recentemente approvati, introducono per la prima volta espressamente anche il tema della disabilità. Questo porterà un impegno considerevole sia nei paesi in via di sviluppo sia nei paesi industrializzati. Inoltre – ha aggiunto – la Commissione europea ha presentato l’Accesibility Act, mentre il Consiglio d’Europa sta preparando la strategia 2015-2020 in materia di accessibilità”. Quanto alla situazione del nostro paese, il coordinatore dell’Osservatorio ha sottolineato: “L’Italia è in una posizione avanzata rispetto ad altri paesi, ma ciò non vuol dire che tutte le cose vanno bene”. A questo proposito, ha concluso Ferrante, “è importante fare sì che coloro che operano nelle istituzioni siano formati su cosa sia la disabilità. A volte i lavoratori con disabilità che lavorano nelle istituzione incontrano gli stessi problemi che hanno le persone con disabilità che lavorano fuori dalle istituzioni”.
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’Inail e il Comitato italiano Paralimpico, giovedì 3 dicembre hanno organizzato il convegno “La disabilità non è un problema” in occasione della giornata internazionale dei diritti delle persone disabili.
“La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità riconosce fin dal suo preambolo la disabilità come concetto in evoluzione e, soprattutto, come il risultato dell’interazione con le barriere ambientali”. Con queste parole il direttore centrale Pianificazione e comunicazione dell’Inail, Giovanni Paura, ha introdotto i lavori del convegno “La disabilità non è un problema”, organizzato nell’auditorium della sede centrale dell’Inail di Piazzale Pastore (Roma) dallo stesso Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, insieme al Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (Mibact) e al Comitato italiano paralimpico (Cip). “Nello stesso tempo – ha aggiungo Paura – la Convenzione propone un’accezione ampia e articolata di accessibilità, intesa non solo come possibilità di accesso all’ambiente fisico, ma anche sociale, economico e culturale, alla salute, all’istruzione, all’informazione e alla comunicazione, compresa quella tecnologica. Solo in questo modo – ha chiarito – le persone con disabilità potranno godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali”.
Fonte: INAIL
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