Negli ultimi decenni, grazie ai progressi scientifici, si è acquisita una maggiore consapevolezza delle innumerevoli modalità con cui i sistemi naturali supportano la nostra prosperità e il nostro benessere. Un Rapporto presentato alla recente Assemblea del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEA-4) di Nairobi (11-15 marzo 2019) stima che il valore dei servizi ecosistemici persi tra il 1995 e il 2011 ammonti da 4.000 a 20.000 miliardi di dollari, dimostrando come le pratiche agricole stiano esercitando una crescente pressione sull’ambiente con costi che si aggirano attorno a 3.000 miliardi l’anno, mentre quelli correlati all’inquinamento sono stimati in 4.600 miliardi all’anno.
La Giornata mondiale dell’ambiente ha l’obiettivo, quindi, di porre le questioni ambientali in una prospettiva umana, offrendo alla persone di essere protagoniste e soggetti attivi dello sviluppo sostenibile e stimolando, al contempo, la creazione di partnership multi-stakeholder a favore dell’ambiente.
Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’ambiente 2019 è: “Beat Air Pollution” (Sconfiggere l’inquinamento atmosferico). La Cina sarà il Paese ospitante dove si svolgeranno gli eventi ufficiali. Lo Stato cinese è uno dei più colpiti e minacciati dall’inquinamento atmosferico.
Secondo i dati forniti dall’UNEP, l’inquinamento atmosferico:
– ogni anno provoca circa 7 milioni di decessi prematuri in tutto il mondo e circa 4 milioni di questi si verificano nella regione Asia-Pacifico;
– costa all’economia globale 5.000 miliardi di dollari all’anno in costi del welfare;
– si prevede che l’inquinamento da ozono troposferico ridurrà al 2030 del 26% la resa delle colture di base.
La scelta della Cina come Paese ospitante della Giornata mondiale dell’ambiente 2019 è dovuta non solo all’incidenza dell’inquinamento atmosferico nelle sue città, ma anche per i suoi sforzi negli ultimi 20 anni di intraprendere misure di successo per la sua riduzione. La Cina con la crescita del settore dell’energia verde è emersa quale leader nel problema dei cambiamenti climatici, ha infatti la metà dei veicoli elettrici e ben il 99% degli autobus elettrici presenti nel mondo.
L’UNEP offre delle Guide pratiche per scegliere le azioni più adatte per Governi, imprese, scuole o semplici individui che vogliano partecipare alla campagna #BeatAirPollution.
Tra le azioni individuali che possono essere intraprese, l’UNEP segnala il sostegno sui social media con l’hashtag #BeatAirPollution:
– mettere una maschera o una sciarpa attorno al viso o alla bocca;
– fare un selfie;
– condividere l’impegno assunto per agire sulla qualità dell’aria nel proprio ambiente, usando l’hashtag #beatairpollution sui propri canali social che taggano altri a fare lo stesso.