Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, un test di ENEA e Federdistribuzione per valutare l’impegno antispreco dei consumatori

ENEA e Federdistribuzione alleate contro lo spreco alimentare, online un test per scoprire quanto siano corrette ed efficaci le nostre abitudini in cucina e nella conservazione degli alimenti per contrastare questo fenomeno.

ENEA e Federdistribuzione in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare del 5 febbraio 2020 hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione antispreco.

“Ti senti pronto a combattere lo spreco alimentare con noi”? è un test semplice e divertente realizzato con l’obiettivo di portare sotto i riflettori questo fenomeno e di mettere in moto un circuito virtuoso coinvolgendo un’ampia platea di soggetti, dagli operatori della filiera agroalimentare, alle imprese ed associazioni fino ai singoli consumatori, che con i loro comportamenti possono rappresentare l’ago della bilancia e il motore di iniziative concrete.

Rispondendo alle domande, in forma di quiz, l’utente potrà capire quanto siano corrette ed efficaci le sue abitudini in cucina e nella conservazione degli alimenti per contrastare lo spreco alimentare e valutare così il suo livello nella lotta allo spreco alimentare, espresso in peso “piuma”, “medio” o “massimo”.

La campagna ENEA-Federdistribuzione parte dall’evidenza che la maggior parte dello spreco alimentare avviene tra le mura domestiche ed è proprio a casa che si può iniziare a invertire la rotta verso comportamenti più virtuosi.

Quando si parla di spreco alimentare bisogna considerare che si tratta di un problema che abbraccia diversi aspetti: è un problema etico, se consideriamo che in Italia ogni anno vengono gettate nell’immondizia oltre 5,1 milioni di tonnellate di cibo; è conseguentemente anche un problema economico, visto che il valore annuale dello spreco alimentare vale quasi 13 miliardi di euro.

Da ultimo, ma non di certo meno importante, è un problema ambientale perché il cibo che viene buttato genera emissioni dannose e, se si paragonasse lo spreco alimentare a un Paese, scopriremmo che si tratta del terzo produttore di gas serra, dopo Cina e Usa.

Fonte: ENEA

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