Giudizio penale per fatti compiuti in servizio nel lavoro pubblico: Sentenza Cassazione Lavoro

Con la decisione n. 23904 del 19 novembre 2007 la Corte ha interpretato l’art. 20 del d.P.R. n. 335 del 1990, concernente l’assunzione a carico dell’azienda o dell’amministrazione dello Stato ad ordinamento autonomo delle spese legali per la difesa dei dipendenti in relazione a procedimento penale per fatti o atti direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei compiti d’ufficio.

La Suprema Corte ha affermato che presupposto del diritto del dipendente al rimborso, previsto nell’ultimo comma della citata disposizione, è l’assenza di un conflitto di interessi con l’amministrazione. Presupposto, questo, che dev’essere accertato dal giudice di merito sulla base di una valutazione complessiva del provvedimento giudiziario conclusivo del giudizio che ha coinvolto il dipendente, al fine di stabilire se sia stato escluso ogni profilo di responsabilità. Aggiunge la Corte che la sussistenza del diritto in argomento non dipende dalla preventiva iniziativa dell’amministrazione, ai sensi del comma 1 della medesima disposizione, di assumere a proprio carico ogni onere di difesa fin dall’apertura del procedimento, facendo assistere il dipendente da un legale.

AG

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