Governo approva 2.o schema D.Lgs. in materia ambientale – No dalle Associazioni e dalle Opposizioni

Il Governo ha approvato in data 19/1/2006 una seconda versione del D.LGs., dopo i pareri delle Commissioni di Camera e Senato sul precedente schema di DLgs in materia ambientale: NO delle opposizioni; critiche e richieste di modifiche da parte della stessa maggioranza. Il provvedimento torna ora al Parlamento in 2.a lettura.

Aggiornamento al 19/01/2006: Il Governo ha approvato un 2.o schema di decreto legislativo che dà attuazione ad un’ampia delega conferita al Governo dalla legge n. 308 del 2004 per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale; il provvedimento interviene in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale, sia in ambito statale che regionale e provinciale, ed inoltre nei settori della difesa del suolo e lotta alla desertificazione, tutela delle acque e delle risorse idriche, gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, tutela della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera; il Governo, valutati i preliminari pareri espressi dalle Commissioni parlamentari, invierà nuovamente ad esse il testo per il completamento dell’iter istruttorio previsto dalla legge di delegazione. —– Nei giorni scorsi erano stati espressi i pareri delle Commissioni parlamentari: CONTRARIE le OPPOSIZIONI – FAVOREVOLE con RICHIESTE di MODIFICHE la MAGGIORANZA (nel link riportiamo il parere della Commissione del Senato).
La Conferenza Stato-Regioni NON ha ancora espresso parere. CRITICHE le REGIONI. CONTRARIE le Associazioni ambientaliste che hanno inviato una lettera al Governo chiedendo: Roma, 16/01/2005. In sintonia con il giudizio nettamente negativo delle Regioni, delle Autonomie locali, delle associazioni ambientaliste e di gran parte di quelle sociali ed economiche, del mondo della ricerca che ha fatto appello al Presidente della Repubblica, le minoranze delle Commissioni competenti di Camera e Senato hanno espresso parere unanime, nettamente negativo nel metodo e nel merito, sullo Schema di decreto legislativo del Governo. E hanno ribadito la necessità che “il Governo ritiri lo schema di decreto legislativo, in modo che possa avviarsi su basi nuove e diverse la definizione di un nuovo testo”.
Alla Camera, la stessa maggioranza della VIII Commissione ha avanzato numerosissime critiche e proposte di modifica (formalmente, 78) su tutte le sei Parti in cui si articola lo Schema di DLgs, ed ha espresso parere favorevole ma condizionato all’esame dei propri rilievi e richieste. Le ASSOCIAZIONI AMBIENTALI hanno chiesto: “DI NON DARE SEGUITO ALLA APPROVAZIONE DEL TESTO E DI RIMANDARE IL TUTTO AD UN ESAME PIÙ APPROFONDITO DELLE NUMEROSE ED IMPORTANTI CENSURE MOSSE, ESTENDENDO LA PARTECIPAZIONE ANCHE A QUEI SOGGETTI, SIA PUBBLICI CHE PRIVATI, ILLEGITTIMAMENTE ESTROMESSI E CHE PROPRIO PER LE FINALITÀ ISTITUZIONALI CHE LI CARATTERIZZANO, SONO PORTATORI DI INTERESSI FINALIZZATI ALLA TUTELA DEL BENE AMBIENTE E DELLA SALUTE UMANA.”

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