Il provvedimento dovrà ora andare alla discussione del Parlamento.
Secondo Guglielmo Epifani, Segretario gen. della CGIL: Sul merito: “Lo sciopero virtuale non può essere mai sostitutivo ma aggiuntivo”.
Il sindacato confederale “è sempre stato attento a conciliare il diritto di sciopero con quello degli utenti in alcuni settori particolari come i trasporti”.
secondo Epifani: “Tutto dipende da ciò che il governo decide e dalle questioni che porrà.
Non si può decidere con il 51% uno sciopero perché così laltro 49% non può mai scioperare. Il fatto poi di dichiarare prima individualmente la propria adesione può essere un modo di rendere inutile lo sciopero. Attorno ai questi nodi – ha aggiunto Epifani – ruoterà il confronto se il governo intende aprirlo che su questo terreno deve stare molto attento”.
Il provvedimento del Governo prevede, come recita il comunicato di Palazzo Chigi: il conferimento al Governo di una delega diretta a realizzare un migliore e più effettivo contemperamento tra esercizio del diritto di sciopero e salvaguardia dei diritti della persona e dellimpresa, entrambi tutelati dalla Costituzione; lobiettivo principale del provvedimento è quello di dar vita, con specifico riferimento al settore dei trasporti e come previsto nella maggioranza dei Paesi industrializzati, ad un sistema di buone relazioni nel mondo del lavoro basato su libertà e responsabilità, affidando a particolari percorsi di prevenzione dei conflitti (procedure di raffreddamento, conciliazione) lo sviluppo del diritto allo sciopero e delle relative prassi, evitandone un utilizzo abnorme.
Tra i punti salienti della delega vi è la previsione della disciplina del ricorso allistituto dello sciopero virtuale, che potrà essere reso obbligatorio per determinate categorie professionali che erogano servizi strumentali o complementari nel settore dei trasporti;
(Pa-Ra)