Governo: importanti provvedimenti su Ambiente, Sanità e HACCP

Tra essi: valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo del suolo; Autorizzazione Unica Ambientale; Deleghe in materia sanitaria e di sicurezza alimentare

Il Consiglio dei ministri dei ministri del 14 settembre ha varato deleghe in materia di:
– sanità
– sicurezza alimentare
– ambiente
– agricoltura

Il Governo è intervenuto in particolare su:
– Valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo del suolo;
– Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
– Deleghe in materia sanitaria e di sicurezza alimentare
– Codice del processo amministrativo
.

– Disegno di legge con le deleghe in materia sanitaria e di sicurezza alimentare.
La delega si pone due obiettivi: dare attuazione alle norme comunitarie che attribuiscono agli Stati membri la facoltà di adottare misure specifiche di applicazione o disposizioni alternative a quelle previste dai Regolamenti (nel rispetto del principio generale di riconoscimento delle libertà fondamentali).
I criteri fondamentali della delega sono i seguenti:
– sfoltimento della normativa vigente;
– omogeneizzazione dei diversi settori che riguardano la sicurezza alimentare;
– razionalizzazione dell’apparato sanzionatorio;
– individuazione di meccanismi di coordinamento tra i soggetti coinvolti nell’attività di controllo;
– collaborazione tra gli uffici periferici delle amministrazioni che esercitano controlli in materia.
La delega in materia sanitaria prevede la realizzazione di testi unici per dare organicità alla normativa sugli enti vigilati dal Ministero della salute: ISS, AGENAS, LILT, IZS.

Tra gli altri provvedimenti varati dal Governo c’è:
– valorizzazione delle aree agricole
– contenimento del consumo del suolo
– l’autorizzazione unica ambientale.

Sul disegno di legge sarà acquisito il parere della Conferenza Unificata.

Di seguito, in sintesi, i punti principali del provvedimento:
1. Vengono identificati come “terreni agricoli” tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola;
2. Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili (ossia di quei terreni la cui destinazione d’uso può essere modificata dagli strumenti urbanistici);
3. Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari;
4. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l’attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti.
5. Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui strumenti urbanistici adottati non prevedono l’ampliamento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle Regioni, che possono chiedere di essere inseriti.
6. Si abroga la norma che consente che i contributi di costruzione siano parzialmente distolti dalla loro naturale finalità e siano destinati alla copertura delle spese correnti da parte dell’Ente locale.
7. Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell’ente locale.

Inoltre il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il regolamento che disciplina:
– la autorizzazione unica ambientale (AUA)
– e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale
(vedi news apposita al link sotto riportato)

Sul regolamento saranno acquisiti i pareri della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo