Governo: le decisioni del Consiglio dei Ministri del 11 dicembre

Governo: le decisioni del Consiglio dei Ministri del 11 dicembre

Il Consiglio dei Ministri n. 80 del 12 dicembre 2007 ha commemorato i lavoratori deceduti nel tragico incidente di Torino, ricordando anche tutti gli altri caduti nei luoghi di lavoro.
Il Ministro Damiano ha riferito sullo stato di avanzata elaborazione della delega prevista dalla legge n. 123/07, che comporterà un inasprimento delle sanzioni e controlli più rigorosi per reprimere le violazioni della normativa sulla sicurezza delle condizioni di lavoro.
A tale finalità corrisponde anche la previsione nella legge finanziaria 2008 del reclutamento di ulteriori 300 nuovi ispettori del lavoro
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Il Consiglio ha comunque ribadito la necessità, oltre che di una più incisiva azione repressiva, anche di un deciso sviluppo dell’attività di prevenzione in tutti i luoghi di lavoro e a garanzia di ogni lavoratore.
In sostanza, occorre pervenire a una valorizzazione della sicurezza sul lavoro quale elemento fondamentale che connota la qualità e il risultato dell’attività lavorativa. Tale obiettivo deve essere raggiunto con il concorso di tutti i soggetti coinvolti: istituzioni preposte, imprese, sindacati e lavoratori. Sarà così possibile ridurre sensibilmente un fenomeno che colpisce duramente i lavoratori e le loro famiglie e che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli assolutamente intollerabili.

Sembra che già al prossimo consiglio dei ministri saranno presentati due schemi di DPCM.
Il 17 dicembre è confermata la riunione con le parti sociali per discutere della prima bozza di decreto con il quale si riscrive il Titolo I del D.Lgs. n. 626/94.
La bozza affronta in oltre 50 articoli gran parte della delega conferita della legge n. 123 (Art. 1, comma 2).
Secondo il Ministro Damiano “Per un periodo, da definire, saranno dispensati da mansioni pericolose coloro che hanno contratti a termine, di lavoro parasubordinato e di apprendistato”.
Saranno poi regolamentati – previo parere della Commissione consultiva – i criteri per la qualificazione delle imprese, che consentiranno alle sole aziende in regola con la sicurezza di partecipare ad appalti e subappalti pubblici, accedere a incentivi, agevolazioni e contributi a carico della finanza pubblica.
Sdtesso orientamento vale per le attività promozionali dell’INAIL e dirette a finanziare investimenti per la sicurezza.
La bozza, poi, definirà a regime il coordinamento della vigilanza, definito in via transitoria da uno dei DPCM (forse già al prossimo consiglio dei ministri).
Un ulteriore provvedimento recepirà l’accordo di agosto tra governo e regioni diretto a potenziare le ispezioni attraverso le Asl, «portandole», ha spiegato Damiano, “dalle attuali 78 mila a 250 mila”, e al coordinamento delle attività che sono in capo alle regioni stesse.
Non è poi escluso che alcune delle misure possano trovare direttamente spazio in Finanziaria, allo scopo di “recepire un emendamento”, che accolga elementi tipo aumento delle ispezioni, emersione dal lavoro nero e appalti.

Il ministro dell’università, Fabio Mussi ha dichiarato che è “Meglio aspettare qualche giorno in più e arrivare al 15 gennaio, piuttosto che fare un pasticcio”.

Alcuni dei temi saranno comunque alla verifica della maggioranza e del governo. Tra questi il livello salariale, l’orario massimo di lavoro, la modifica del sistema di esternalizzazione degli appalti per le aziende.

Per il ministro per la solidarietà sociale, Paolo Ferrero, “dovrà essere accolta la richiesta di una norma sull’incompatibilità fra la vigilanza per la sicurezza sul lavoro e la consulenza alle imprese: Adesso l’incompatibilità viene così interpretata: una persona può fare la vigilanza per una ASL ma può anche fare il consulente a patto che sia su un altro territorio.
Noi vogliamo togliere ogni possibile conflitto di interesse”
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