Green pass, il DPCM sulle modalità di verifica in ambito lavorativo

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il DPCM con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo. Il decreto fornisce ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.

Il Presidente Draghi su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, del Ministro della salute, Roberto Speranza, e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha firmato il DPCM con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo.

Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.

Tali verifiche potranno avvenire attraverso:
– l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
– per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
– per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
– per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.

Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri

Vai alla notizia completa e al DPCM con i relativi allegati…

Precedente

Prossimo