Greenpeace: il report “Un Mediterraneo pieno di plastica” e l’arrivo della Rainbow Warrior in Italia

Il Mediterraneo soffoca per colpa della plastica. Il report di Greenpeace dimostra che i materiali plastici rappresentano tra il 60 e l’80% dei rifiuti marini e che frammenti di plastica sono stati trovati anche in fondali abissali tra 900 e 3 mila metri di profondità, in pesce destinato al consumo umano e in aree ecologiche protette.

Partita il 23 giugno da Genova la tappa italiana del tour della Rainbow Warrior nell’Europa del Sud, per raccogliere dati e testimonianze dirette sull’inquinamento da plastica che affligge i mari.

È un tour di ricerca organizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche.

Il mare purtroppo soffoca per colpa della plastica e il Mediterraneo non fa eccezione: come dimostra il report “Un Mediterraneo pieno di plastica”, i materiali di plastica rappresentano tra il 60 e l’80% dei rifiuti marini. Rifiuti o frammenti di plastica sono stati trovati anche nei fondali abissali tra 900 e 3 mila metri di profondità, nelle specie commerciali come tonno e pesce spada e in aree ecologicamente importanti e protette.

Riciclare non basta, bisogna risolvere il problema alla fonte. L’Europa ha una grande responsabilità in quanto è il secondo produttore al mondo di plastica, utilizzata per lo più per la produzione di imballaggi usa e getta.

Greenpeace chiede al Ministro Galletti di garantire la graduale eliminazione della plastica usa e getta, compresi gli imballaggi.

L’attuale revisione delle Direttive UE sui rifiuti offre all’Italia e ai Paesi membri l’occasione di fare davvero un passo avanti contro l’inquinamento marino dovuto alla plastica. La plastica è ovunque e quella visibile ad occhio nudo rappresenta solo la punta dell’iceberg. Il mare soffoca, il momento di agire è ora.

La Rainbow Warrior, lasciata Genova, proseguirà in Campania dove approderà a Pozzuoli, ancorata al Molo Caligoliano del porto commerciale, e sarà visitabile il 30 giugno e l’1 luglio 2017.

Fonte: Greenpeace

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