prodotti lattiero-caseari da qui al 2050 per contrastare gli impatti più devastanti dei cambiamenti climatici e rispettare l’Accordo di Parigi.
Il rapporto di Greenpeace “Meno è meglio” evidenzia che se vuole evitare gli impatti più devastanti dei cambiamenti climatici e rispettare l’Accordo di Parigi si deve dimezzare produzione e consumo globale di carne e prodotti lattiero caseari entro il 2050.
Se non si affronta rapidamente la questione, il contributo dell’agricoltura alle emissioni di gas serra nel 2050 potrebbe arrivare al 52 per cento delle emissioni totali. Il 70 per cento di questo contributo è previsto proprio dai settori della produzione di carne e prodotti lattiero-caseari. Inoltre gli allevamenti contribuiscono all’inquinamento del suolo, dell’acqua, in particolare con azoto e fosforo, e dell’aria, soprattutto con emissioni di ammoniaca e polveri sottili (PM2.5).
Gli autori di questo rapporto hanno raccolto le principali evidenze scientifiche da lavori pubblicati su agricoltura, sistemi alimentari, ricerca ambientale e sanitaria. Questi studi arrivano alla stessa conclusione alla quale la scienza è arrivata negli ultimi anni – il sistema alimentare attuale è insostenibile, e solo una significativa riduzione del consumo di carne e latticini consentirà di garantire un sistema adatto per il futuro – a beneficio degli esseri umani e del Pianeta.