Guida alla responsabilità sociale delle organizzazioni, la norma UNI 11919-1:2023 nasce dalla trasformazione della UNI/PdR 18:2016

Pubblicata dalla Commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni la norma UNI 11919-1:2023 “Modello applicativo nazionale della UNI EN ISO 26000:2020 – Parte 1: Indirizzi applicativi alla UNI EN ISO 26000 Guida alla responsabilità sociale”.

 

Individui, istituzioni, aziende e organizzazioni sono sempre più consapevoli del fatto che una crescita economica duratura è possibile solo se “sostenibile”. La sfida è quella di costruire e attuare un nuovo modello di sviluppo sostenibile, da realizzare attraverso passaggi graduali e proporzionali, che consenta di gestirne anche gli impatti.
In particolare nel 2015 l’Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile ha segnato un punto di svolta cruciale, identificando 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals – SDGs ritenuti fondamentali per assicurare un futuro al pianeta.
Tutte le organizzazioni e le aziende (sia pubbliche che private) necessitano quindi di strumenti e standard autorevoli per concretizzare impatti e risultati misurabili dell’impegno a contribuire fattivamente allo sviluppo sostenibile.

In questo contesto si colloca la norma UNI 11919-1:2023 “Modello applicativo nazionale della UNI EN ISO 26000:2020 – Parte 1: Indirizzi applicativi alla UNI EN ISO 26000 Guida alla responsabilità sociale” a disposizione di tutte le aziende e organizzazioni motivate a definire una strategia di crescita e sviluppo sostenibile.
Il documento nato dalla trasformazione in norma della UNI/PdR 18:2016, e voluto dalla Commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni, è rivolto alle organizzazioni che vorranno adottare un tale approccio a dotarsi di un sistema di governance efficace e affidabile grazie a cui sviluppare in modo integrato le tematiche fondamentali da cui dipende la capacità di ogni organizzazione di realizzare una strategia autenticamente orientata verso una crescita sostenibile.

La scelta – da parte dell’organo tecnico – di suddividere la norma “madre” in tre parti è data dalla volontà di approfondire in modo qualitativo ciasun macrotema della ISO 26000.
La UNI EN ISO 26000 infatti rimane un fondamentale punto di riferimento nel panorama delle norme ISO nel campo della sostenibilità: lo dimostra la norma UNI 11919-1 appena pubblicata, che offre una guida su come applicare UNI EN ISO 26000 nel contesto nazionale.

“La Commissione UNI Responsabilità sociale delle organizzazioni vuole promuovere un mondo più giusto socialmente e attento all’ambiente attraverso le norme” afferma Ornella Cilona, presidente della Commissione “e lo fa sia partecipando alla redazione di alcuni standard ISO in materia sia redigendo specifiche norme nazionali che fanno riferimento a UNI EN ISO 26000”. Il documento nasce da un gruppo di lavoro dedicato, il GL03 “Responsabilità Sociale – Indirizzi Applicativi”, che è coordinato dalla dottoressa Lucina Mercadante dell’INAIL, ente da sempre impegnato nella promozione di politiche di responsabilità sociale.
“Mi fa particolare piacere condividere la pubblicazione della norma frutto di un lavoro composito, molto complesso e, soprattutto, condiviso” dichiara Lucina Mercadante, coordinatrice del GL03 “Il lavoro, meticoloso e puntuale, si è sviluppato seguendo il principio del più ampio consenso fra tutte le parti interessate presenti, rispettando un confronto schietto, aperto e sinceramente collaborativo. La volontà, di tutti, è stata la realizzazione di una norma utile, facile e di aiuto, che possa avvicinare ancora di più ad un modo responsabile ed etico di guidare, orientare e far crescere l’organizzazione di proprio riferimento”.

La nuova norma, prima parte di tre, rende legittimazione alla UNI/PdR 18:2016, prassi di riferimento UNI elaborata su spinta di un importante stakeholder e che ha subito aggregato partner, anche istituzionali e paragovernativi, di rilievo e incisività nella promozione del tema della responsabilità sociale. La norma è la naturale evoluzione di uno dei primi e più solidi documenti elaborati per sostenere l’applicazione dello standard UNI EN ISO 26000:2020.

In coerenza con l’impegno assunto da UNI, anche sulla base del documento Gender Responsive Standards: Guidance for ISO and IEC technical committees, nel promuovere una maggiore attenzione e sensibilizzazione sulle tematiche dell’inclusione nel processo di redazione delle norme, l’UNI/CT 038/GL 03, considerato anche il contatto diretto con le tematiche della responsabilità sociale, ha fatto sì che questa prima norma fosse gender responsive.

All’interno della nuova norma sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI EN ISO 26000 Guida alla Responsabilità Sociale;
  • UNI ISO 31000 Gestione del rischio – Linee Guida;
  • UNI ISO 37000 Governance of organisations – Guidance;
  • ISO/IEC Directives, Part 1, Consolidated ISO Supplement, 2013, Annex SL, Appendix 2;
  • ISO Guide 82 Guidelines for addressing sustainability in standards;
  • UNI ISO 30415 Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione;
  • UNI/TS 11820 Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni;
  • UNI/PdR 18 Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000;
  • UNI/PdR 27 Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’innovazione responsabile;
  • UNI/PdR 109.1 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 1: Sustainability manager, Sustainability Practitioner – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia;
  • UNI/PdR 109.2 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 2: Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia;
  • UNI/PdR 125 Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

Fonte: UNI

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