I dati 2014 dell’ISS sul fumo

Presentato il rapporto sul fumo in Italia frutto di un’indagine Doxa effettuata nei primi mesi del 2014 per conto dell’ISS in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

I fumatori in Italia sono 11,3 milioni, il 22% della popolazione: 6,2 milioni di uomini (il 25,4%) e 5,1 milioni di donne (18,9%). Gli ex fumatori sono 6,6 milioni (il 12,8%) 4,6 milioni di uomini e 2 milioni di donne. Per la prima volta dal 2009 si osserva un aumento della prevalenza di fumatrici che passano dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014. Viceversa si osserva un lieve ma costante decremento della prevalenza di fumatori che passano dal 26,2% al 25,4%.
L’analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne di varie età mostra che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età. Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si registra la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi (26% delle donne e 32,3% degli uomini).
Il consumo medio di sigarette al giorno si attesta intorno alle 13 sigarette. Oltre il 70% di fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno e il 28,5% più di un pacchetto. Ne fuma meno di 9 soltanto il 26%. Aumentano i forti fumatori, soprattutto tra i giovanissimi. Tra i 15 e i 24 anni il 67,8% fuma meno di 15 sigarette al giorno ma nel 2013 erano l’81%.
Compare quest’anno un 1,3% che fuma più di 25 sigarette (nel 2013 il dato era pari a zero). Si inizia a fumare mediamente a 17,8 anni con un gap tra uomini e donne di un anno e 4 mesi (17,2 gli uomini, 18, 6 le donne). Oltre il 72,5% dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 15 e i 20 anni e il 13,2% anche prima dei 15 anni. La motivazione principale all’iniziazione al fumo di sigaretta rimane, costantemente nel tempo, l’influenza dei pari.
Rispetto alla tipologia di prodotti del tabacco acquistati si osserva quest’anno il raddoppio della percentuale di fumatori che scelgono le sigarette fatte a mano (18% contro il 9,6% del 2013). Questo dato è confermato anche dall’aumento delle vendite di trinciati (circa 400% rispetto al 2005). Il consumo di sigarette fatte a mano è significativamente più diffuso tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 20 anni (34,3%).

L’uso della sigaretta elettronica si è più che dimezzato. Gli utilizzatori sono passati dal 4,2% del 2013 all’1,6% del 2014. Coloro che la usavano abitualmente nel 2013 erano circa 510 mila persone (l’1% della popolazione), nel 2014 sono passati a circa 255 mila (lo 0,5%). I consumatori occasionali erano 1,6 milioni nel 2013 (il 3,2%) e sono passati a circa 550 mila (l’1,1%) nel 2014. Gli utilizzatori della e-cig hanno mediamente 42 anni e sono soprattutto uomini (66%). Questo prodotto viene consumato principalmente da giovani adulti e adulti poiché l’84,4% dei consumatori ha età compresa tra i 25 e 64 anni. La e-cig più utilizzata è quella contenente nicotina (66,2%), (vapore e aromi 33,8%). Quest’anno notiamo uno spostamento del canale di acquisto delle sigarette elettroniche: diminuiscono gli acquisti presso i rivenditori specializzati e aumentano quelli presso i tabaccai e le farmacie. Tra gli utilizzatori della e-cig è aumentata quest’anno la percentuale di chi ha dichiarato di aver smesso di fumare le sigarette tradizionali (18,8% nel 2014 , 10,6 % nel 2013). Diminuisce invece la percentuale di chi dichiara di aver ridotto leggermente o drasticamente il numero di sigarette fumate (41,8% nel 2014 rispetto al 67,3% nel 2013). Un quarto dei fumatori di e-cig dichiara di non aver modificato le proprie abitudini tabagiche, aggiungendo quindi l’uso della e-cig allo stesso numero di sigarette tradizionali fumate (25,1% nel 2014 , 22,1% nel 2013). Compare quest’anno anche tra gli utilizzatori della e-cig chi ha dichiarato di aver aumentato il numero di sigarette tradizionali (1,7%) e di chi ha iniziato a fumare sigarette tradizionali sebbene prima non avesse questa abitudine (12,1%).

Fonte: ISS

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