I vitalizi dei parlamentari debbono essere tassabili.

In base alla Risoluzione 262/ del 26 ottobre 2009 dell’Agenzia delle entrate, i vitalizi dei parlamentari debbono essere tassati: non possono, infatti, essere paragonabili ai trattamenti pensionistici riservati alle vittime di atti di terrorismo e quindi essere esenti dall’Irpef.

Il chiarimento è avvenuto, una volta per tutte, dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 262 del 26 ottobre 2009, con la quale si precisa che i vitalizi incassati a fine mandato sono vere e proprie indennità correlate alla cessazione dell’incarico pubblico, e come tali, quindi, debbono essere sottoposti all’Irpef, non avendo niente a che vedere con le pensioni.

Non a caso, l’articolo 52 del Testo unico delle imposte sui redditi prevede che i vitalizi per incarichi pubblici sia no tassati “per la quota parte che non deriva da fonti riferibili a trattenute effettuate al percettore già assoggettate a ritenute fiscali” e che i relativi contributi siano indeducibili, al contrario di quello che accade per i contributi versati alle forme pensionistiche obbligatorie.

(LG-FF)

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