Il 1° Congresso mondiale sul lavoro minorile

Organizzato da Cgil,Cisl, Uil, Mani Tese ,Comune di Firenze e Regione Toscana, si è svolto a Firenze dal 10 al 13 maggio cui hanno partecipato i bambini sfruttati di tutto il mondo.

Dal 10 al 13 maggio 2004, si è svolto al Palazzo dei Congressi di Firenze il 1° Congresso mondiale sul lavoro minorile, organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Mani Tese con il contributo determinante del Comune di Firenze e della Regione Toscana. In tutto il mondo 10,8 milioni di minori lavorano in condizioni di rischio e tra gli 8 e i 20 milioni sono coinvolti nella prostituzione e nel traffico di droga. La necessità di organizzare questo 1° Convegno è nata dalla considerazione che tutti i bambini pur essendo uguali in qualunque parte del mondo dove essi nascano, la realtà è che ben 246 milioni di minori, pari al 18,5% di tutta la popolazione minorile, sono costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento e di degrado fisico e ambientale. Purtroppo, come ha riferito l’ onorevole Marida Bolognesi anche l’ Italia non si sottrae a tale vergogna. Infatti, sarebbero ben 144.285 i bambini tra i 7 e i 14 anni- secondo dati Istat- che lavorano. Ancora più allarmanti i dati divulgati da una ricerca della Ires Cgil, secondo la quale i bambini sfruttati oscillerebbe tra i 360.000 e i 400.000.Ma – secondo l’unico rappresentante del governo che ha partecipato all’ apertura del Congresso, la presidente della Commissione bicamerale per l’ infanzia Maria Burani Procaccini – ” dobbiamo sostenere il diritto dei bambini al lavoro”. Ma , a parte questa eccezione – tutti i partecipanti al Congresso hanno sostenuto che questa piaga del lavoro minorile richiede misure mirate e tempestive. Secondo il danese Hans Rysgaard, presidente dell’ associazione mondiale che raggruppa 4mila aziende produttrici di cacao “, a partire dal primo luglio 2005 una certificazione assicurerà che il cacao che mangiamo non sarà prodotto in piantagioni che sfruttano il lavoro dei bambini”. Mandare a scuola tutti i bambini del mondo che vengono costretti a lavorare è la richiesta che ha accompagnato la ” Global March against child labour”. Sono venuti da tutte le parti del mondo per raccontare le loro storie, tristi, di bambini sfruttati. Alla fine è stato letto il documento conclusivo, contenente dure accuse al governo italiano che si è fatto notare per la sua assenza e che, grazie alla legge Bossi-Fini, ha impedito l’ arrivo in Italia di molti ragazzi. Fra le iniziative che hanno caratterizzato le giornate del Congresso, merita di essere segnalato ( vedi link) il protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e Cgil,Cisl e Uil per contrastare il lavoro minorile.

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