Il CNEL sulla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro

Il testo del documento elaborato e approvato dal CNEL il 19 dicembre 2002

In occasione dell’ Assemblea del CNEL ( Consiglio Nazionale dell’ Economia e del Lavoro), svoltasi nella sede di Roma il 19 dicembre 2002, il Gruppo di lavoro su ” Sicurezza sociale, prevenzione infortuni e malattie professionali” della Commissione Politiche del lavoro e Politiche sociali del Consiglio stesso, ha presentato una interessante relazione ( relatore il consigliere F.Perini) avente per oggetto ” Osservazioni e proposte” su Salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Il documento – di cui riportiamo il testo originale nel link – è stato predisposto allo scopo di aggiornare , in merito allo stato di applicazione del decreto legislativo 626/94 in relazione, particolarmente, all’ andamento degli infortuni sul lavoro in Italia, le valutazioni e le indicazioni ” sulla base della significativa evoluzione che si è avuta sia sul piano normativo che dalle azioni svolte dalle Istituzioni e delle Parti Sociali”. Partendo dal presupposto che la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori può tradursi ” in efficienza del sistema e, quindi in produttività”, viene ribadita la necessità che le Istituzioni e le Parti Sociali continuino ed estendano l’ azione finalizzata alla crescita di una cultura della sicurezza rivolta ai lavoratori ed a tutta la popolazione, in particolare ai giovani. Viene osservato che, a fronte delle rilevanti normative, si conferma un andamento degli infortuni sul lavoro sostanzialmente stabilizzato sul milione di accadimenti l’ anno, e per quanto riguarda gli oltre mille infortuni mortali, “va sottolineato che il 40% di questi avviene sui mezzi di trasporto”. I danni alla salute derivanti dalla esposizione ai rischi di infortunio e di malattia per ragioni professionali – si legge nel documento – sono stati stimati negli anni scorsi in oltre 25 miliardi di Euro, cifra che si avvicina al due per cento del PIL ( Prodotto Interno Lordo). Esistono dati di fonte INAIL che confermano ciò, anche se il dato ufficiale, che possiamo trarre dai bilanci dell’ Istituto assicuratore è pari a 5,1 miliardi di euro per l’ anno 2002, dato che corrisponde a circa lo 0,5% del Prodotto interno lordo nazionale. Il bilancio infortunistico 2001 si chiude con un leggero incremento, rispetto all’ anno precedente, sia dei casi denunciati complessivamente ( poco meno di 6000 infortuni con una variazione pari a +0,6%) che di quelli mortali (30 casi in più corrispondenti a +2,1%). Comunque, si confermerebbe la tendenza all’ appiattimento del diagramma di riduzione degli infortuni che ha contrassegnato il dopoguerra italiano.”. Circa l’attuazione delle leggi, pur prendendo atto dei progressi dovuti alla pubblicazione di importanti decreti attuativi ai quali faceva riferimento il decreto legislativo 626, non sono stati però ancora emanati alcuni decreti attuativi, quali quelli necessari alla costituzione dei registri delle esposizioni a piombo, amianto e rumore, quello dei casi di mesotelioma asbesto correlati e previsti dal decreto legislativo 277/1991 e i decreti relativi alle cartelle sanitarie e ai registri dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e biologici, previsti dal decreto 626/94. Oggi, si sottolinea nel documento, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, le Regioni hanno la potestà legislativa in materia.” Tutto ciò rende necessaria ed urgente la promulgazione di nuove norme di indirizzo, che dovranno continuare a garantire il recepimento delle direttive comunitarie e mantenere una coerenza nelle legislazioni regionali”.

Fonte: CNEL

Approfondimenti

Precedente

Prossimo