Il Consiglio aveva osservato che il disavanzo della pubblica amministrazione era superiore ma vicino al valore di riferimento del 3% del PIL sia nel 2003 che nel 2004, mentre il debito lordo della pubblica amministrazione ammontava a circa 106-107% del PIL, in entrambi gli anni, nettamente al di sopra del valore di riferimento del 60% del PIL previsto dal trattato, e non era sceso ad un ritmo soddisfacente negli ultimi anni.
Il 28 luglio 2005, ai sensi dell articolo 104, paragrafo 7, del trattato e dell articolo 3 paragrafo 4, del Regolamento(CE) n. 1467/97 del Consiglio del 7 luglio 1997, per l accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi, su raccomandazione della Commissione il Consiglio ha indirizzato all Italia una raccomandazione in cui si invitavano le autorità italiane a porre termine, entro il 2007, alla situazione di disavanzo eccessivo. La raccomandazione è stata resa pubblica.
I dati forniti dalla Commissione (Eurostat) a norma dell articolo 8 octis, paragrafo 1, del Regolamento(CE)n. 3605/93, a seguito della Comunicazione dell Italia entro il 1° aprile 2008 e le previsione di primavera 2008 dei servizi della Commissione, giustificano le conclusioni che si illustrano di seguito:
-dopo essere aumentato dal 3,5% del PIL nel 2004 al 4,2 del PIL nel 2005, il disavanzo della pubblica amministrazione è sceso al 3,4% nel 2006 e infine all 1,9 del PIL nel 2007, rientrando al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL stabilito dal trattato; al netto dell impatto di bilancio delle misure una tantum, il disavanzo risulterebbe pari all 1,7% del PIL nel 2007. Nell aggiornamento del programma di stabilità del dicembre 2006, si era stabilito per il disavanzo l obiettivo del 2,8% del PIL.
-l aggiustamento si legge nella Decisione del Consiglio UE del 3 giugno 2008 è stato determinato da un incremento delle entrate fiscali permanenti nel periodo 2006-2007, che ha ampiamente superato le aspettative. Ciò è stato reso possibile soprattutto dall efficacia superiore al previsto delle misure adottate e da una crescita economica leggermente superiore al previsto.
Il Consiglio ha ritenuto che il disavanzo eccessivo dell Italia sia stato corretto e che la decisione 2005/694/CE debba essere pertanto abrogata.
Da una valutazione globale risulta, infatti, che la situazione di disavanzo eccessivo in Italia per quel periodo – è stata corretta.
(LG-FF)