Il Consiglio dell’UE abroga la decisione 2005 sull’ esistenza del disavanzo eccessivo in Italia.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’ UE L 181/39 del 10-7-2008 è pubblicata la Decisione del Consiglio del 3 giugno 2008 che abroga la decisione 2005/694/CE sull’ esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia.

Con Decisione 2005/694/CE del Consiglio, adottata su raccomandazione della Commissione ai sensi dell’ articolo 104, paragrafo 6, del trattato, veniva deciso che in Italia esisteva una situazione di disavanzo eccessivo.

Il Consiglio aveva osservato che il disavanzo della pubblica amministrazione era superiore ma vicino al valore di riferimento del 3% del PIL sia nel 2003 che nel 2004, mentre il debito lordo della pubblica amministrazione ammontava a circa 106-107% del PIL, in entrambi gli anni, nettamente al di sopra del valore di riferimento del 60% del PIL previsto dal trattato, e non era sceso ad un ritmo soddisfacente negli ultimi anni.

Il 28 luglio 2005, ai sensi dell’ articolo 104, paragrafo 7, del trattato e dell’ articolo 3 paragrafo 4, del Regolamento(CE) n. 1467/97 del Consiglio del 7 luglio 1997, per l’ accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi, su raccomandazione della Commissione il Consiglio ha indirizzato all’ Italia una raccomandazione in cui si invitavano le autorità italiane a porre termine, entro il 2007, alla situazione di disavanzo eccessivo. La raccomandazione è stata resa pubblica.

I dati forniti dalla Commissione (Eurostat) a norma dell’ articolo 8 octis, paragrafo 1, del Regolamento(CE)n. 3605/93, a seguito della Comunicazione dell’ Italia entro il 1° aprile 2008 e le previsione di primavera 2008 dei servizi della Commissione, giustificano le conclusioni che si illustrano di seguito:
-dopo essere aumentato dal 3,5% del PIL nel 2004 al 4,2 del PIL nel 2005, il disavanzo della pubblica amministrazione è sceso al 3,4% nel 2006 e infine all’ 1,9 del PIL nel 2007, rientrando al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL stabilito dal trattato; al netto dell’ impatto di bilancio delle misure una tantum, il disavanzo risulterebbe pari all’ 1,7% del PIL nel 2007. Nell’ aggiornamento del programma di stabilità del dicembre 2006, si era stabilito per il disavanzo l’ obiettivo del 2,8% del PIL.
-l’ aggiustamento – si legge nella Decisione del Consiglio UE del 3 giugno 2008 – è stato determinato da un incremento delle entrate fiscali permanenti nel periodo 2006-2007, che ha ampiamente superato le aspettative. Ciò è stato reso possibile soprattutto dall’ efficacia superiore al previsto delle misure adottate e da una crescita economica leggermente superiore al previsto.

Il Consiglio ha ritenuto che il disavanzo eccessivo dell’ Italia sia stato corretto e che la decisione 2005/694/CE debba essere pertanto abrogata.
Da una valutazione globale risulta, infatti, che la situazione di disavanzo eccessivo in Italia – per quel periodo – è stata corretta.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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