Con questo titolo è stata pubblicata su Il Sole 24 ore del lunedì 8 gennaio 2007 una indagine condotta da Salvatore Padula sullinfedeltà fiscale in Italia, effettuata sulla base dei dati ISTAT sulleconomia sommersa.
In premessa allindagine sullevasione fiscale condotta per Il Sole 24 ore che ci permettiamo riportare nel nostro link Silvano Padula scrive:
Le imposte e i contributi evasi hanno superato nel 2006, i 115 miliardi di euro. Un pocome mettere luna sullaltra tanto per farsi unidea qualcosa come tre manovre del peso di quella appena approvata dal Parlamento. Roba da impallidire.
La buona notizia aggiunge Padula per chi si accontenta, è che questo importo avrebbe potuto essere più elevato , tanto da superare i 120 miliardi di euro, se linatteso boom del gettito finanziario dello scorso anno (i 34 miliardi o più su cui Governo e opposizione stanno litigando per aggiudicarsene il merito), non avesse regalato allerario anche una quota strutturale di maggiori entrate pari a 5 miliardi, imputabile, secondo le valutazioni dellEsecutivo, proprio ai primi risultati della lotta allevasione.
Il quotidiano della Confindustria, nel presentare lindagine afferma :
I costi dellevasione: cento miliardi. Tra il 29 maggio 2006 quando Il Sole 24 Ore pubblicava la prima stima sullinfedeltà fiscale in Italia, il calcolo, riferito al 2005 ed effettuato sulla base dei dati Istat sulleconomia sommersa, metteva in luce le preoccupanti dimensioni del fenomeno: oltre 35 miliardi di contributi evasi e, poi, via via, le imposte: dallIrpef (28,8 miliardi) allIva (14,2 miliardi) fino allIres e allIrap ((,2 e 6,9). Il calcolo non escludeva le imposte locali (addizionali e altri tributi). Linchiesta del Sola 24 Ore del Lunedì proseguiva poi con unanalisi sullattività di controllo dellamministrazione finanziaria e sulla capacità di riscuotere le maggiori imposte accertate. Con risultati non certo incoraggianti: nel 2005, la lotta allevasione aveva fruttato meno di 1 miliardo di euro.
Le imposte e i contributi evasi hanno superato nel 2006, i 115 miliardi di euro. Un pocome mettere luna sullaltra tanto per farsi unidea qualcosa come tre manovre del peso di quella appena approvata dal Parlamento. Roba da impallidire.
La buona notizia aggiunge Padula per chi si accontenta, è che questo importo avrebbe potuto essere più elevato , tanto da superare i 120 miliardi di euro, se linatteso boom del gettito finanziario dello scorso anno (i 34 miliardi o più su cui Governo e opposizione stanno litigando per aggiudicarsene il merito), non avesse regalato allerario anche una quota strutturale di maggiori entrate pari a 5 miliardi, imputabile, secondo le valutazioni dellEsecutivo, proprio ai primi risultati della lotta allevasione.
Il quotidiano della Confindustria, nel presentare lindagine afferma :
I costi dellevasione: cento miliardi. Tra il 29 maggio 2006 quando Il Sole 24 Ore pubblicava la prima stima sullinfedeltà fiscale in Italia, il calcolo, riferito al 2005 ed effettuato sulla base dei dati Istat sulleconomia sommersa, metteva in luce le preoccupanti dimensioni del fenomeno: oltre 35 miliardi di contributi evasi e, poi, via via, le imposte: dallIrpef (28,8 miliardi) allIva (14,2 miliardi) fino allIres e allIrap ((,2 e 6,9). Il calcolo non escludeva le imposte locali (addizionali e altri tributi). Linchiesta del Sola 24 Ore del Lunedì proseguiva poi con unanalisi sullattività di controllo dellamministrazione finanziaria e sulla capacità di riscuotere le maggiori imposte accertate. Con risultati non certo incoraggianti: nel 2005, la lotta allevasione aveva fruttato meno di 1 miliardo di euro.
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