“Il controllo a distanza dei lavoratori è legittimo? Un excursus attraverso casi pratici” di Fabrizio Salmi

Pubblichiamo l’approfondimento “Il controllo a distanza dei lavoratori è legittimo? Un excursus attraverso casi pratici” dell’Avv. Fabrizio Salmi.

Il controllo a distanza dei lavoratori è legittimo? Un excursus attraverso casi pratici

Accenni normativi
La norma di riferimento in tema di controllo a distanza dei lavoratori è stata modificata negli ultimi anni attraverso il c.d. “Jobs Act”, che ha modificato l’art. 41 dello Statuto dei lavoratori della legge 20 maggio 1970, n. 300.
Prima della riforma (entrata in vigore il 24 settembre 2015), vigeva un divieto assoluto di utilizzo di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori. Tale divieto veniva meno solo nei casi in cui il datore di lavoro, per esigenze organizzative, produttive o di sicurezza del lavoro, intendesse installare nuove apparecchiature dalle quali potesse derivare un controllo a distanza dell’attività lavorativa dei dipendenti: in tal caso, era necessario il previo accordo con le organizzazioni sindacali o, in mancanza, l’autorizzazione delle articolazioni locali del Ministero del Lavoro territorialmente competenti.

L’articolo completo di Fabrizio Salmi è disponibile in area riservata.

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