Il decreto legge per il sostegno delle famiglie

Nel S.O. n. 263 della Gazzetta Ufficiale n. 280 del 29-11-2008 è pubblicato il Decreto_Legge 29 novembre 2008, n. 185 contenente le “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”.

Le misure a sostegno delle famiglie e dell’economia varate dal governo il 28 novembre scorso contiene , fra le disposizioni più rilevanti, le seguenti:
-è previsto un bonus una tantum da un minimo di 200 euro fino a 1000 euro per i pensionati e famiglie con figli carico, in caso di redditi inferiori ai 20-22 mila euro . Si tratta di un importo “cash” che arriverà ai destinatari prima di Natale con assegno postale.
-arriverà la riduzione di tre punti dell’acconto Irpef e Ires di fine novembre. La copertura per il 2008, pari a 2,5 miliardi, sarà assicurata dalla riduzione di stanziamenti in bilancio.
-un altro strumento a sostegno della spesa degli anziani a basso reddito e delle famiglie con bambinik fino a 3 anni e un valore Isee massimo di 6.000 euro l’anno: una sorta di carta prepagata, simile a un bancomat, del valore iniziale di 120 euro (40 euro mensili a partire da ottobre, da gennaio “ricaricabile” di 80 euro a bimestre) utilizzabile per avere degli sconti sugli alimentari negli esercizi convenzionati. Il governo stà anche trattando con le categorie del commercio perchè riconoscano un ulteriore sconto sui prodotti, oltre a quello finanziato dalla carta.
-per i mutui variabili sulla prima casa, stipulati fino al 2008, il tasso d’interesse non potrà superare
il 4% nel 2009. Mentre per i nuovi mutui il saggio di riferimento sarà quello fissato dalla BCE. Le rate dei mutui a tasso non fisso da corrispondere nel 20°09, si legge nel testo, “è calcolato con riferimento al maggiore tra il 4% senza spread, spese varie o altro tipo di maggioranza e il tasso contrattuale alla data di sottoscrizione del contratto”. La differenza tra gli importi, a carico del mutuatario, delle rate determinati con il provvedimento e quelle derivate dall’applicazione delle condizioni contrattuali dei mutui “è assunta a carico dello Stato”. I contratti con mutuo a tasso variabile che saranno sottoscritti a partire dal primo gennaio 2009, saranno indicizzati al tasso di riferimento principale della BCE.
-arriva l’IVA di cassa per le imprese, cioè lo spostamento dell’obbligo di versamento dal momento dell’emissione della fattura a quello dell’incasso definitivo (la facoltà dovrebbe essere ristretta solo alle aziende con fatturato fino a 200mila euro. Serve il preliminare OK di Bruxelles.
-niente sgrafi fiscali sugli straordinari, ma aumento della soglia per la detassazione dei premi e del salario di produttività da 30mila a 35mila euro. Raddoppia poi la parte di reddito sulla quale si applicano gli sconti, passa ndo dagli attuali 3mila euro a quota 6mila.
-da gennaio sconti sui farmaci equivalenti, come l’Aulin, che coprono il 25-30% del mercato. In attesa che l’Agenzia del farmaco ridetermini entro il 31 marzo 2009 i listini, il prezzo sarà ridotto del 7%. Giù anche il tetto di spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale.
Questo il pacchetto anticrisi varato dal Governo. Fa parte di una serie di misure “a sostegno dell’economia reale” ed è rivolto ai consumi delle fasce deboli. Se sia sufficiente a invertire la tendenza di un paese in recessione sarà da vedere.
Secondo il Segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, il pacchetto varato dal Governo non segna una svolta e non risolve le difficoltà delle famiglie, dei pensionati, dei lavoratori e di chi perderà il posto.
“Le risorse sono poche – sottolinea Epifani in una intervista a Repubblica – ma quel che è più grave è che non risolve il problema del lavoro dipendente e dei ceti produttivi: un famiglia di operai, di insegnanti o del settore dei servizi non trova nessun beneficio in questo decreto. I collaboratori con partita Iva altrettanto”. Inoltre, precisa “non sono interventi strutturali ma una tantum. Questo non ricreerà la fiducia agli effetti sulla domanda di consumi saranno scarsi e quindi non ridurranno gli effetti della crisi”.
La manifestazione nazionale in programma per il 12 dicembre prossimo perciò non verrà annullata.
(LG-SP)

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