Il disegno di legge per il contenimento dei costi della politica

Dal Consiglio dei Ministri n.59 del 13 luglio scorso è stata varata la proposta di legge avente l’obiettivo di razionalizzare le strutture amministrative, di contenimento dei costi collegati al funzionamento degli apparati politici, nonché di rafforzamento dell’accountability delle istituzioni che rappresentano punti nevralgici del programma di Governo.

Al fine di rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, il Governo intende contribuire a ridurre tali costi limitando le spese degli apparati amministrativi a quelle strettamente necessarie e accrescendo, al contempo, la trasparenza e la responsabilità dell’agire amministrativo.
L’attività del Governo in materia di trasparenza e di riduzione dei costi politico-amministrativi prosegue con questo provvedimento, allo scopo non soltanto di contenere i costi della rappresentanza ma anche di assicurare la massima trasparenza nell’adozione di ogni decisione idonea a determinare conseguenze di carattere finanziario per i cittadini e le imprese.
In particolare, il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri interviene sui costi della rappresentanza politica e degli apparati amministrativi degli enti locali, secondo quanto consentito alla legge statale; fissa alcuni principi fondamentali di coordinamento di finanza pubblica per le Regioni, alle quali spetterà, ad esempio, la concreta eliminazione della sovrapposizione di enti al medesimo livello territoriale; detta alcune norme generali in materia di società pubbliche e di trasparenza, applicabili a tutti i livelli istituzionali e di governo.
La relazione tecnica stima prudenzialmente che i risparmi derivanti dall’applicazione del provvedimento non saranno inferiori a 800 milioni di euro, ai quali devono aggiungersi almeno 500 milioni di euro di risparmi connessi alle riduzioni relative al sistema degli enti territoriali

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