La crisi climatica sta avanzando e le città, in particolare, potranno svolgere un ruolo cruciale nell’arrestare questo fenomeno, per questo il Green City Network ha presentato la “Carta delle città verso la neutralità climatica” per arrivare ad un taglio delle emissioni di gas serra di almeno il 55% al 2030 e alla neutralità climatica al 2050.
Il Green City Network è un’attività promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile per sviluppare attività e interventi per attivare e sostenere un maggiore impegno delle città italiane, grandi medie e piccole, per migliorare la qualità ecologica, l’impegno di mitigazione e adattamento climatico, il risparmio di suolo e l’uso efficiente e circolare delle risorse in una prospettiva di sviluppo sostenibile locale.
La sfida alla neutralità climatica è un impegno decisivo per il futuro delle città ed un’occasione di riqualificazione ecologica e di miglioramento dello sviluppo locale e del benessere dei cittadini. Molte città italiane già da alcuni anni hanno aderito all’iniziativa del “Patto dei Sindaci per il clima e l’energia”, ma la transizione alla neutralità climatica richiede un salto di qualità ulteriore per arrivare ad un taglio delle emissioni di gas serra di almeno il 55% al 2030 e alla neutralità climatica al 2050. Le città sono infatti responsabili di oltre il 70% di emissioni di gas serra e le risorse per far fronte ai danni provocati dagli eventi estremi in Italia dal 2013 ad oggi sono stati di circa 11,42 miliardi di euro.
Per aiutare le città a vincere la sfida del clima è stata presentata la “Carta delle città verso la neutralità climatica” nell’ambito del Green City Network. Si tratta di un pacchetto di una quarantina di misure, suddivise per 5 obiettivi strategici, che spaziano dall’utilizzo delle risorse del PNRR per progetti con ricadute sul clima alle riqualificazioni energetiche di edifici pubblici e privati; dall’ utilizzo di elettrodomestici ad alta efficienza e la promozione di sistemi mini e microeolici alla diffusione delle migliori soluzioni progettuali bioclimatiche passive; dall’elettrificazione della mobilità urbana, comprese le infrastrutture di ricarica e l’uso dei biocarburanti sostenibili alla promozione della bioeconomia rigenerativa che non genera emissioni di gas serra e contribuisce a recuperare aree dismesse e tutelare i suoli agricoli; dalle progettazioni ispirate da modelli circolari che puntino su rigenerazione, recupero, riutilizzo all’incremento dei parchi, dei giardini, delle dotazioni di alberature stradali, di pareti e coperture verdi per facilitare l’assorbimento di carbonio. Tutte misure che dovranno mettere la città sulla “buona strada” verso la neutralità climatica.
La carta delle città verso la neutralità climatica
La sfida della neutralità climatica è un impegno decisivo per il futuro delle città, ma anche una occasione di riqualificazione ecologica e di miglioramento dello sviluppo locale e del benessere per i cittadini.
1. Promuovere un nuovo protagonismo delle città per la transizione alla neutralità climatica
2. Aumentare l’impegno per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili
3. Puntare su una mobilità urbana più sostenibile con meno auto
4. Promuovere l’economia circolare decarbonizzata
5. Aumentare gli assorbimenti di carbonio
Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
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