Sulla Gazzetta Ufficiale dellUE C 231/1 del 20.9.2005 è pubblicato il Parere del Comitato delle Regioni in merito alla Proposta di regolamento del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione.
In occasione della 59° Sessione del 13 e 14 aprile 2005, il Comitato delle regioni, vista la Proposta di regolamento del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di coesione e vista la decisione del Consiglio di consultarlo sullargomento a norma dellarticolo 265, primo comma, e dellarticolo 80 del Trattato che istituisce la Comunità europea, ha adottato il Parere secondo il quale il principale criterio di valutazione rimane lobiettivo sancito dallart. 158 del Trattato CE. Il rafforzamento della coesione economica e sociale per promuovere uno sviluppo armonioso dellintera Comunità e la riduzione dei divari tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e del ritardo delle regioni meno favorite, costituisce il contributo più importante al rafforzamento del ruolo degli enti regionali e locali nellUnione europea e allattuazione delle agende di Lisbona e di Goteborg.
Nel contesto generale, il Comitato delle regioni giudica positivamente i risultati raggiunti negli ultimi anni in termini di coesione e limpatto della politica regionale dellUnione europea sul rafforzamento della coesione economica e sociale della Comunità nel suo insieme; ribadisce inoltre che la politica di coesione sancita dai Trattati è lo strumento più efficace, più visibile e più rilevante utilizzato per attuare i principi di solidarietà e di cooperazione e rappresenta quindi uno dei pilastri dellintegrazione tra le popolazioni e i territori dellUnione.
Quindi, il Comitato delle regioni accetta le proposte finanziarie della Commissione europea, che per la politica di coesione prevedono una dotazione di 336,1 miliardi di euro, da ripartirsi tra i tre obiettivi menzionati (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione). Reputa che le proposte finanziarie della Commissione siano sufficienti per continuare a fornire aiuti alle regioni dei vecchi Stati membri dellUnione europea e, allo stesso tempo, assistere i nuovi Stati membri alle stesse condizioni, purchè le risorse siano ripartite in modo equo e vengano concentrate sulla soluzione dei problemi più gravi.
Fra le varie osservazioni indicate nel Parere del Comitato delle regioni vi è la raccomandazione di inserire nei futuri programmi finanziati dai fondi strutturali questioni come il rinnovamento urbano, il degrado sociale, le ristrutturazioni economiche e i trasporti pubblici, che tendono in generale a concentrarsi nelle aree metropolitane; i fondi strutturali devono promuovere lo sviluppo sostenibile delle grandi aree urbane.
Nel contesto generale, il Comitato delle regioni giudica positivamente i risultati raggiunti negli ultimi anni in termini di coesione e limpatto della politica regionale dellUnione europea sul rafforzamento della coesione economica e sociale della Comunità nel suo insieme; ribadisce inoltre che la politica di coesione sancita dai Trattati è lo strumento più efficace, più visibile e più rilevante utilizzato per attuare i principi di solidarietà e di cooperazione e rappresenta quindi uno dei pilastri dellintegrazione tra le popolazioni e i territori dellUnione.
Quindi, il Comitato delle regioni accetta le proposte finanziarie della Commissione europea, che per la politica di coesione prevedono una dotazione di 336,1 miliardi di euro, da ripartirsi tra i tre obiettivi menzionati (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione). Reputa che le proposte finanziarie della Commissione siano sufficienti per continuare a fornire aiuti alle regioni dei vecchi Stati membri dellUnione europea e, allo stesso tempo, assistere i nuovi Stati membri alle stesse condizioni, purchè le risorse siano ripartite in modo equo e vengano concentrate sulla soluzione dei problemi più gravi.
Fra le varie osservazioni indicate nel Parere del Comitato delle regioni vi è la raccomandazione di inserire nei futuri programmi finanziati dai fondi strutturali questioni come il rinnovamento urbano, il degrado sociale, le ristrutturazioni economiche e i trasporti pubblici, che tendono in generale a concentrarsi nelle aree metropolitane; i fondi strutturali devono promuovere lo sviluppo sostenibile delle grandi aree urbane.
Fonte: Eur-Lex
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