Il pacchetto attinge agli ultimi 3,98 miliardi di euro stanziati dallUnione europea durante la recessione al fine di ridare ossigeno alleconomia. I progetti creeranno posti di lavoro e aiuteranno le piccole imprese a superare la crisi, in particolare nel settore edilizio e dei servizi. Il contributo UE dovrebbe imprimere u no slancio che consentirà di rastrellare fino a 22 miliardi di euro in investimenti privati aggiuntivi.
Inoltre, secondo il nuovo Commissario Gunther Oettinger, il denaro stanziato aiuterà a diversificare le importazioni di gas naturale e a migliorare il flusso di energia verso lEuropa.
Mai prima dora la Commissione aveva stanziato somme così alte per progetti nel campo energetico, ha ricordato il Commissario Oettinger, sottolineando che questi finanziamenti saranno utili per sostenere gli investimenti in energia nellattuale momento difficoltà.
Gli obiettivi energetici e climatici che lEuropa si è data richiedono grandi investimenti rischiosi nelle infrastrutture, con tempi lunghi di ammortamento. Il problema risiede però nel fatto che, nel clima economico attuale, i progetti rischiano di subire ritardi.
La prima tornata di sovvenzioni, annunciata in dicembre, ha consentito di assegnare 1,5 miliardi di euro a 9 parchi eolici marini e a 6 progetti per stoccaggio geologico dellanidride carbonica responsabile delleffetto serra.
Oltre il 50% dellenergia consumata dallEuropa proviene da paesi extra UE. In gran parte arriva dalla Russia, le cui dispute con lUcraina e altri paesi di transito hanno provocato diverse interruzioni delle forniture di gas negli ultimi anni.
Riteniamo interessante riportare nel link un articolo, datato Luglio 2009, di Strategy Energy Rewiew dal titolo Proteggere il nostro futuro dallenergia.
(LG-FF)