Il premio Pietro Di Donato a un’inchiesta sui veleni del petrolchimico di Gela

Il giornalista di Repubblica Lorenzo Tondo ha vinto la terza edizione della manifestazione intitolata allo scrittore italo-americano Pietro Di Donato

Veleni, processi e risarcimenti. Il sogno malato dei petrolchimici“.
Questo il titolo dell’inchiesta, accompagnata da un video di approfondimento, per cui il cronista di Repubblica Lorenzo Tondo si è aggiudicato la terza edizione del premio giornalistico Pietro Di Donato.

“Veleni, processi e risarcimenti. Il sogno malato dei petrolchimici“. Questo il titolo dell’inchiesta, accompagnata da un video di approfondimento, per cui il cronista di Repubblica Lorenzo Tondo si è aggiudicato la terza edizione del premio giornalistico Pietro Di Donato.

L’iniziativa – intitolata allo scrittore italo-americano autore di “Cristo fra i muratori”, un romanzo ispirato dalla tragica morte del padre, vittima di un infortunio avvenuto in un cantiere edile nel 1923 – è promossa dal Comune di Taranta Peligna (Chieti), in collaborazione con Inail Abruzzo, per valorizzare i servizi di carta stampata, web, radio e tv dedicati al tema della sicurezza in ambiente di lavoro.

La giuria, presieduta dall’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti e composta da Enzo Iacopino, Tiziano Treu e Lucia Annunziata, ha assegnato il primo premio a Lorenzo Tondo “per aver denunciato con estrema competenza e completezza informativa la tragica realtà del polo petrolchimico in provincia di Caltanissetta, tra Gela e Augusta, definito l’Ilva dell’Isola”. Nell’inchiesta, pubblicata lo scorso 6 ottobre, il giornalista di Repubblica, citando i dati di un recente studio dell’Organizzazione mondiale della sanità, descrive le drammatiche conseguenze per la salute di lavoratori e cittadini delle “60mila tonnellate di sostanze tossiche rilasciate ogni anno dalle multinazionali del carburante nei cieli della regione. Una montagna di veleni che ogni anno uccide più di 300 persone. I decessi per tumore sono maggiori del 12% rispetto alla media europea”.

Il secondo premio è andato invece al giornalista del Tg1 Alessio Zucchini per il servizio Dietro al palco andato in onda il 29 dicembre 2012, in cui ha affrontato in maniera originale il tema della sicurezza nel settore dello spettacolo, finito alla ribalta della cronaca per alcuni casi mortali. “Nei tempi limitati e scanditi dal servizio in un telegiornale – sottolinea la giuria – l’intervista fa emergere nettamente le condizioni a cui tali lavoratori sono sottoposti: lavoro nero, incidenti non dichiarati, utilizzo di droghe per superare i turni massacranti”.

Menzioni speciali sono state assegnate ad Antonio Crispino (Corriere della Sera), autore di un’inchiesta sulle imprese tessili di Prato, e a Paola Toro (Il Centro), per un articolo sui casi mortali avvenuti in Abruzzo nel 2013, mentre Gianluigi Nario si è aggiudicato il premio speciale della Confederazione italiana agricoltori grazie a un approfondimento su infortuni e malattie professionali, realizzato per la rivista Il Floricultore.

Fonte: INAIL

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