Il Presidente Napolitano all’Assemblea dell’European Foundation Centre.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo giovedì 14 maggio a Roma all’Auditorium Parco della Musica nel saluto d’apertura dell’Assemblea Generale dell’European Foundation Centre dal titolo “Combattere la povertà , creare opportunità”, ha dichiarato che “Le misure volte a ridurre la povertà e disuguaglianza devono andare di pari passo. Le differenze non si traducano in fattori di esclusione.Bisogna elaborare strategie innovative e nuovi metodi”.

Il Capo dello Stato, intervenendo all’Assemblea delle Fondazioni Europee, ha parlato di una deriva che emargina i più deboli. Nei Paesi dove “le differenze di origine etniche, religiose e culturali sono aumentate c’è il rischio di una retorica pubblica xenofoba”.

Anche in Italia si va diffondendo questa retorica pubblica “che non esita ad incorporare accenti di intolleranza e xenofobia” ha detto il Presidente Napolitano. E’un argomento ricorrente nei discorsi del Capo dello Stato l’allarme per una deriva disumana che emargina i più deboli. Anche nei giorni scorsi, nel messaggio per l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato, aveva parlato del rischio di “ingenerare una percezione di insicurezza e preoccupanti fenomeni di intolleranza”.

L’intervento del Presidente alla Conferenza annuale delle Fondazioni europee è stato applaudito in modo convinto e partecipe, in particolare quando ha lanciato il suo monito mentre proprio in altri Palazzi si prendevano decisioni di altro tenore.
Ma non è la prima volta che dal Colle arriva l’indicazione a lavorare per una società migliore, che garantisca tutti, e non faccia sentire nessuno espulso. Sia esso nato in Italia, sia arrivato nel nostro Paese alla ricerca di una vita migliore contribuendo “a differenze in termini di origine etniche, religiose e culturali” ormai “aumentate” e che debbono essere considerate una ricchezza e non tradursi “in un fattore di esclusione”.

E gli applausi non sono mancati anche quando il Presidente Napolitano ha parlato della necessità di “dare un nuovo impulso al contrasto delle vecchie e nuove povertà all’interno dei nostri paesi che, non possiamo permetterci di dimenticarlo, sono la parte ricca di questo pianeta”. Per fare fronte “alle sfide che pro vengono dalla povertà vecchia e nuova, dalle disuguaglianze inaccettabili fra e all’interno delle nazioni non possiamo certo rispondere con la mera conservazione e la difesa degli interessi nazionali”.

A coloro che governano i fenomeni globali , sia economici che politici, a coloro che approvano le leggi, ma anche alle Fondazioni quanto mai utili per elaborare strategie innovative, il Capo dello Stato ha voluto ricordare la necessità “di un flusso costante di aiuti, ma ancor più di idee nuove e nuovi stili di intervento, nuovi strumenti di governo a livello globale, una reale volontà di cooperare su un piano di parità”. La necessità di innescare “un nuovo ciclo di sviluppo che non intacchi i livelli di equità e di coesione sociale raggiunti ma, anzi, li migliori”.

(LG-FF)

Fonte: Quirinale

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