Il rapporto 2008 di Legambiente sulle politiche energetiche dell’Italia.

Il nuovo rapporto di Legambiente, edito da Ed. Ambiente, è interamente dedicato all’energia e alla lotta al cambiamento climatico. Con tutti i numeri italiani ed europei sui consumi energetici, le fonti rinnovabili, le emissioni di CO2, i costi e le tassazioni energetiche, suddivisi in 30 indicatori e una nuova sezione con una rassegna di buone pratiche, dalla Germania alla Grecia, passando per l’Italia a dimostrazione che gli obiettivi della strategia europea “20-20-20” sono già raggiungibili.

Nel rapporto di Legambiente dal titolo “Ambiente Italia 2008. Scenario 2020: le politiche energetiche dell’Italia”, si legge, fra l’altro, che si allontana il rispetto degli impegni di Kyoto, peggiora l’efficienza energetica, aumentano i consumi dei trasporti, diminuisce la tassazione ambientale, le rinnovabili sono in crescita, ma restano sotto la media europea.

Nelle politiche energetiche e nella lotta al cambiamento climatico, insomma l’Italia è indietro. Il rapporto dimostra che, cifre alla mano, anche da noi è possibile realizzare gli obiettivi fissati dalla UE al 2020 per il potenziamento dell’efficienza energetica, la diffusione delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra.

Nello scorso decennio, in Italia, tutti gli indicatori energetici e quelli relativi alle emissioni climalteranti hanno mostrato un segno contrario alle speranze di un’evoluzione verso una economia più efficiente ed rinnovabile.

– Crescono le emissioni di gas serra, giunte nel 2005 a oltre 580 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (+0,3% sull’anno precedente), ma nei due anni successivi si registra finalmente una lieve inversione di tendenza;
– siamo il terzo paese europeo per emissioni (eravamo il quinto nel 1990 e il quarto nel 2000);
– mentre l’Unione europea ha ridotto del 7,9% le proprie emissioni rispetto al 1990 (nell’Europa a 15 sono scese del 3%), l’Italia le ha viste crescere del 12, 1%, soprattutto a causa dell’aumento dei consumi per trasporti (+27%), della produzione di energia elettrica (+16%) e della produzione di riscaldamento per usi civili (+21%);
– le nostre emissioni procapite di gas climalteranti sono, sia pure di poco, superiori alla media europea e circa il doppio della media mondiale e circa il doppio della media mondiale;
– l’intensità di emissioni di CO2 rispetto alla ricchezza prodotta (misurata come PIL) è aumentata in Italia del 2% tra il 2000 e il 2005; rispetto al 1990 per ogni milione di euro (a valori costanti) le emissioni di CO2 sono diminuite in Italia del 7%, mentre in Germania e negli Stati Uniti sono scese del 24%, in Gran Bretagna del 33% e in Cina del 44%.

Questi alcuni dati riportati nell’edizione 2008 di Ambiente Italia di Legambiente edito da Edizioni Ambiente (256 pagine, 18) euro di cui ci limitiamo a riportare nel link il sommario del volume.

(LG-FF)

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