Il rapporto sui diritti fondamentali nell’ UE

Il testo della Relazione annuale 2002 ( Doc.: A5-0281/2003) approvato dal Parlamento europeo il 4 settembre 2003.

Il 4 settembre 2003 a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato, con 221 voti favorevoli, 195 contrari e 3 astensioni, il Documento A5-0281/2003 contenente la Relazione annuale 2002 sulla situazione dei diritti fondamentale. Il testo esamina questioni come le condizioni di arresto e di detenzione negli Stati membri dell’ UE, il livello di protezione dei dati personali, il diritto d’asilo e la concentrazione dei media. Gli eurodeputati osservano che il 2002 si è tradotto nei 15 Stati membri in limitati progressi e sembra persino aver denotato un certo regresso in diversi settori. A loro avviso, ” non è più sufficiente proclamare i diritti: è necessario controllare che siano rispettati”. Nell’ esaminare i vari settori, la Relazione condanna la situazione dei detenuti nel 2002 che in alcuni Stati membri è peggiorata, soprattutto a causa della sovrappopolazione carceraria ( nel Regno Unito, in Portogallo, Belgio, Italia e Francia), delle violenze fra detenuti, di carenze di sorveglianza e di numerosi ostacoli alle misure di reinserimento sociale. In proposito, il Parlamento europeo ritiene che debba essere maggiormente monitorata e considerata dalle autorità nazionali competenti l’ effettiva legittimità del protrarsi della detenzione per detenuti il cui vissuto carcerario e la cui attività civile e sociale, successiva al compimento dei loro reati ascritti, dimostrino compiuta la funzione della detenzione quale strumento di recupero e di positiva reintegrazione sociale. ” Particolarmente eloquente è ad esempio il caso italiano di Adriano Sofri – cita l’ emendamento presentato da un gruppo di deputati italiani e accettato dalla plenaria – così come è stato riconosciuto da massime autorità dello Stato, dalla maggioranza assoluta dei parlamentari e dai più autorevoli organi di stampa di opposte tendenze, nonché da ambienti e personalità autorevoli a livello europeo”. Per gli eurodeputati occorre assicurare standard minimi in merito alle condizioni sanitarie e abitative dei detenuti, nonché rivedere le procedure di arresto preventivo in modo che non vengano lesi i diritti dell’ uomo. Sulla concentrazione del potere mediatico nelle mani di alcuni megagruppi, il Parlamento deplora che nell’ UE il problema non abbia ancora trovato una soluzione legislativa, ricordando la risoluzione approvata il 20 novembre 2002 nella quale si affermava la necessità di creare un mercato europeo dei media per far fronte ad una crescente disparità tra le regolamentazioni nazionali e salvaguardare la libertà e il pluralismo dell’ informazione. Il documento, oltre a respingere ogni violenza o intimidazione che possa minacciare il libero esercizio della professione giornalistica, fa un riferimento preciso alla situazione italiana nel capitolo sulla giustizia. Il Parlamento, infatti, ” esprime ancora una volta la sua preoccupazione per il gran numero di casi in cui la Corte europea dei diritti umani ha constato da parte dell’ Italia una violazione in merito all’ emissione di una sentenza in tempi ragionevoli”. Fra gli altri argomenti affrontati, la Relazione ricorda quello della tratta degli esseri umani, sottolineando che i parlamentari insistono affinchè l’ UE adotti una politica efficace che preveda, fra l’ altro, la creazione di una banca dati europea per le persone scomparse che si ritiene siano vittime. I deputati chiedono anche una migliore protezione giudiziaria mediante l’ adozione della direttiva del Consiglio sui permessi di residenza a breve termine rilasciati alle vittime dell’ immigrazione illegale e della tratta di esseri umani che cooperino con le autorità competenti.Per quanto riguarda l’ asilo politico, il Parlamento europeo condanna o ritardi nell’ adozione degli strumenti necessari per la politica di asilo e di immigrazione e sollecitano gli Stati membri a limitare la detenzione dei richiedenti asilo politico a casi eccezionali e solo per ragioni definite nelle direttive dell’ Alto C

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