Il Rapporto si compone di quattro capitoli dedicati alle motivazioni che sottendono all’importanza della valorizzazione del Capitale Naturale e agli strumenti di opportunità finanziaria che permettono l’attuazione delle politiche nazionali in coerenza con il quadro normativo strategico, europeo e globale, descrivendone concretamente a titolo esemplificativo alcune esperienze progettuali di buone prassi realizzate sul territorio nazionale.
Approvato in via definitiva il sesto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale. Il Rapporto contiene informazioni utili per la gestione sostenibile e la conservazione delle risorse naturali, fornendo un rapporto annuale integrato, fisico e monetario, sul Capitale Naturale e promuovendo la contabilità ambientale a livello nazionale.
Compito del rapporto è evidenziare il ruolo ricoperto dal Capitale Naturale italiano rispetto al sistema socioeconomico del Paese, elaborando schemi concettuali, migliorando la conoscenza e affinando modelli di misurazione del Capitale Naturale e degli impatti delle politiche su di esso.
I contenuti del sesto Rapporto si focalizzano sui temi relativi al valore della natura, ai mercati finanziari e ai rischi legati alla perdita di biodiversità. Si affrontano le modalità con cui le imprese misurano la propria dipendenza dal Capitale naturale, la finanza sostenibile, l’applicazione di criteri di eco-sostenibilità della tassonomia europea, gli strumenti finanziari e fiscali del green budget nazionale.
Il rapporto è redatto dal Comitato per il Capitale Naturale, presieduto dal Ministro dell’ambiente e costituito anche da esperti provenienti da università, enti di ricerca, ed altri enti pubblici qualificati, ISPRA è tra i Componenti del Comitato per il Capitale Naturale.
SESTO RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA 2024
Comitato per il Capitale Naturale
INDICE
Infografiche
Executive Summary
Introduzione
Capitolo 1. Perché è importante conoscere, quantificare e valorizzare il Capitale Naturale in Italia
1.1 Investire nella tutela e nel ripristino degli ecosistemi: i vantaggi degli operatori pubblici e privati
1.2 I co-benefici della preservazione dei servizi ecosistemici di regolazione: servizi culturali-ricreativi e garanzia per la produttività futura
Capitolo 2. Verso una visione sistemica e consapevole del patrimonio naturale: il quadro internazionale ed europeo
2.1 Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework: i concetti di differenti valori della natura e della biodiversità e il contributo della natura alle persone
2.2 La Strategia europea sul suolo e la proposta di Direttiva sul monitoraggio del suolo e resilienza: la salute del suolo e la sua capacità di fornire servizi ecosistemici
2.3 Coerenza delle politiche per il Capitale Naturale nel quadro europeo per la tutela e il rispristino dei sistemi ecologici
2.4 I programmi strategici nazionali su natura e ambiente alla luce della riforma costituzionale
Capitolo 3. Politiche e Strumenti finanziari per una integrazione del Capitale Naturale nelle decisioni economiche
3.1 Riforma fiscale ambientale
3.2 Green budgeting: tasse ambientali ed ecorendiconto
3.3 L’opportunità di separare spese preventive e spese riparatorie
3.4 I mercati finanziari e la crescente attenzione ai rischi finanziari legati alla natura.
3.5 Strumenti semplici per operare in ambito di impresa, finanza (fondi, servizi ecosistemi e biodiversità) e partenariato pubblico-privato
3.6 Il Framework europeo sulla finanza sostenibile e il Bilancio di sostenibilità: stato dell’arte
3.7 Esempi di politiche per una integrazione del Capitale Naturale nelle decisioni economiche, nel pubblico e nel privato. La nuova direttiva sulle acque reflue: piani integrati di gestione delle acque reflue in cui promuovere interventi basati sulla natura in linea con la Tassonomia UE che richiama le NBS
Capitolo 4. Antologia di esperienze nazionali per la valorizzazione del Capitale Naturale
Ambito 4.1 Stop al consumo di suolo e contrasto al degrado del suolo e alla desertificazione
Ambito 4.2 Iniziative per un’agricoltura sostenibile e rispettosa del Capitale Naturale
Ambito 4.3 Recupero di aree degradate utilizzando i principi della Restoration Ecology
Ambito 4.4 Recupero e Ripristino degli Ecosistemi (Marini e Terrestri) utilizzando i principi della Restoration Ecology (NBS)
Ambito 4.5 Riconnessione Ecosistemica: Rete Natura 2000, Reti Ecologiche e Biodiversità, Green Infrastructure
Ambito 4.6 Interventi di Rigenerazione e Riforestazione Urbana
Ambito 4.7 La prevenzione delle invasioni biologiche: vantaggi economici, sociali e culturali
Ambito 4.8 Progetti di Citizen Science e di formazione ambientale
Ambito 4.9 Avvio di nuove attività economiche sostenibili
Raccomandazioni e Impegni
Acronimi e Sigle
Bibliografia
Sitografia
Fonte: ISPRA
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