Il Consiglio dei Ministri del 23 ottobre scorso ha approvato il secondo Rapporto sullo stato di attuazione della Strategia di Lisbona.
Il Rapporto raccoglie in modo organico e secondo le priorità di politica economica le azioni del Governo per raggiungere gli obiettivi della strategia di Lisbona e risponde alle Raccomandazioni e osservazioni, formulate nel marzo scorso dal Consiglio dei Ministri dellUnione europea in occasione della valutazione del precedente rapporto: stabilità di bilancio, concorrenza e liberalizzazioni, divari regionali e occupazione, qualità dellistruzione, ricerca, infrastrutture, sviluppo sostenibile.
Il Rapporto dà anche particolare risalto alle politiche per la giustizia e la sicurezza, per il loro impatto trasversale sulla competitività e sul contesto macroeconomico del Paese. La priorità europea energia viene inoltre trattata approfonditamente, per dar conto di tutti i filoni di azione in corso, come quello sulle rinnovabili e i cambiamenti climatici.
Un elemento di novità è inoltre la Nota aggiuntiva su Donne, Innovazione,Crescita (vedi link). La nota è centrata sulle donne e sulle politiche per favorire loccupazione femminile e si propone di avviare un percorso per rendere più efficace, in tale campo, lazione del Governo. Ed uno degli obiettivi più qualificanti della Strategia di Lisbona è rappresentato proprio dalloccupazione femminile che dovrebbe raggiungere il 60% entro il 2010. LItalia, il cui tasso nel 2006 si attesta al 46,3%, rispetto alla media dellUnione del 57,4, si trova largamente al di sotto dellobiettivo finale ed anche di quello intermedio fissato al 57 per cento per il 2005.
Limporto complessivo degli stanziamenti per la strategia di Lisbona fino al 2008 è pari al 63,5 miliardi euro. Nellottobre 2008 verrà tracciato un bilancio del triennio dik programmazione 2005-2008 e presentato un nuovo programma nazionale di riforma che delinei e attualizzi le priorità da perseguire.
(LG/FF)
Il Rapporto dà anche particolare risalto alle politiche per la giustizia e la sicurezza, per il loro impatto trasversale sulla competitività e sul contesto macroeconomico del Paese. La priorità europea energia viene inoltre trattata approfonditamente, per dar conto di tutti i filoni di azione in corso, come quello sulle rinnovabili e i cambiamenti climatici.
Un elemento di novità è inoltre la Nota aggiuntiva su Donne, Innovazione,Crescita (vedi link). La nota è centrata sulle donne e sulle politiche per favorire loccupazione femminile e si propone di avviare un percorso per rendere più efficace, in tale campo, lazione del Governo. Ed uno degli obiettivi più qualificanti della Strategia di Lisbona è rappresentato proprio dalloccupazione femminile che dovrebbe raggiungere il 60% entro il 2010. LItalia, il cui tasso nel 2006 si attesta al 46,3%, rispetto alla media dellUnione del 57,4, si trova largamente al di sotto dellobiettivo finale ed anche di quello intermedio fissato al 57 per cento per il 2005.
Limporto complessivo degli stanziamenti per la strategia di Lisbona fino al 2008 è pari al 63,5 miliardi euro. Nellottobre 2008 verrà tracciato un bilancio del triennio dik programmazione 2005-2008 e presentato un nuovo programma nazionale di riforma che delinei e attualizzi le priorità da perseguire.
(LG/FF)
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