Il rapporto tecnico UNI/TR 11810 tratta i materiali da recupero dei Pneumatici Fuori Uso in conformità ai Regolamenti REACh e CLP

Prodotto dalla Commissione Ambiente il Rapporto tecnico UNI/TR 11810:2021 “Materiali da recupero di Pneumatici Fuori Uso – Linea guida per la conformità ai Regolamenti REACh e CLP di granuli e polverini da PFU o di prodotti derivanti dal trattamento dei PFU” costituito da sei parti.

L’ambito ambientale si occupa di innumerevoli aspetti che coinvolgono in modo dinamico le attività delle organizzazioni. Di certo il recupero dei pneumatici fuori uso rappresenta un’opportunità di riciclo e di rispetto per l’ambiente ad oggi non trascurabile.

I prodotti ottenuti da processi di recupero di Pneumatici Fuori Uso (PFU) rientrano, come tutti i prodotti contenenti sostanze chimiche, nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006 e s.m.i. concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (Regolamento REACh o REACh). Come confermato dall’Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) infatti, il materiale proveniente da un’operazione di recupero di un rifiuto, cessando di essere tale può assumere la qualifica di sostanza, miscela o articolo così da risultare soggetto alle disposizioni previste dal Regolamento REACh. Il ciclo di vita e la catena di approvvigionamento della sostanza originale finiscono con la fase dei rifiuti; se il rifiuto cessa di essere tale, inizia un nuovo ciclo di vita delle sostanze.

La normazione ha dedicato a tal proposto la realizzazione di alcuni documenti tecnici di supporto. Nello specifico è la Commissione Ambiente che ha prodotto il Rapporto tecnico UNI/TR 11810:2021 “Materiali da recupero di Pneumatici Fuori Uso – Linea guida per la conformità ai Regolamenti REACh e CLP di granuli e polverini da PFU o di prodotti derivanti dal trattamento dei PFU” costituito da sei parti.

Vediamole qui di seguito:
Parte 1 – Generalità;
Parte 2 – Produttori di granulo/polverino da PFU tal quale;
Parte 3 – Distributori di miscele derivanti dal trattamento dei PFU;
Parte 4 – Utilizzatori di miscele derivanti dal trattamento dei PFU;
Parte 5 – Produttori di articoli derivanti dal trattamento dei PFU;
Parte 6 – Importatori e fabbricanti di miscele, derivanti dal trattamento dei PFU, diverse da granulo/polverino da PFU tal quale.

La parte 1 è propedeutica alle altre parti dell’UNl/TR in quanto contiene le definizioni dei termini e dei simboli utilizzati nelle altre parti del documento e le indicazioni per:
– individuare il ruolo, ai sensi del Regolamento REACh, dei soggetti appartenenti alla catena di approvvigionamento dei prodotti derivanti dal recupero dei PFU;
– classificare correttamente il loro prodotto;
– individuare gli obblighi ai sensi dei Regolamenti Comunitari.

Le altre parti del rapporto tecnico sono invece specifiche per i singoli soggetti della catena di approvvigionamento dei prodotti derivanti dal recupero dei PFU.

Le considerazioni riportate in ciascuna delle parti dell’UNl/TR si basano sulle conoscenze ad oggi disponibili in merito alla composizione chimica del granulo/polverino da PFU desunta su campioni rappresentativi raccolti da aziende di recupero dei PFU italiane nonché sulle versioni dei Regolamenti Comunitari e le attività regolatorie pertinenti. Tali considerazioni sono a carattere generale e vanno declinate ai casi specifici di ciascuna azienda.

Insieme tutte le parti della UNI/TR 11810, forniscono, quindi, ai vari soggetti della catena di approvvigionamento dei granuli e polverini derivanti dal trattamento dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) gli strumenti necessari per verificare la conformità ai Regolamenti REACh e CLP.

I rapporti tecnici infatti guidano i vari soggetti della catena di approvvigionamento nell’identificazione delle sostanze contenute nei granuli e polverini, individuano gli obblighi previsti dai Regolamenti Europei e le procedure operative per adempiere a tali obblighi.

Fonte: UNI

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