Il documento “Emissioni odorigene: elementi di riferimento e approcci metodologici per il monitoraggio” del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) fornisce in modo organico agli Enti di Controllo informazioni utili per la scelta degli approcci adeguati ad effettuare un’azione di prevenzione, controllo e valutazione delle emissioni odorigene. Numerosi gli elementi di novità nel settore che sono stati integrati nelle diverse sezioni del documento con particolare riferimento agli aspetti tecnici e normativi.
Il tema del monitoraggio, controllo e valutazione dell’impatto olfattivo prodotto da numerose realtà industriali è oggetto di sempre maggior attenzione per la Pubblica Amministrazione, per gli Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni ambientali e, di conseguenza, per gli Enti di controllo in relazione alle sempre più numerose segnalazioni e richieste di intervento da parte della popolazione esposta che rivendica una migliore qualità della vita.
L’odore è, quindi, considerato a tutti gli effetti un parametro ambientale oggetto di misurazione, rispetto al quale sono stati definiti, nel tempo, approcci metodologici in grado di fornire una compiuta comprensione dei fenomeni ad esso correlati.
La stretta relazione tra odori e soggettività della percezione umana, insieme al riconoscimento che le emissioni odorigene sono caratterizzate da elevata variabilità sia in riferimento alla tipologia delle sorgenti che la generano sia alla distribuzione temporale e spaziale dell’emissione rendono maggiormente complesso il loro studio rispetto a quanto convenzionalmente operato per la qualità dell’aria.
Per le stesse ragioni, il quadro di riferimento normativo si è sviluppato in maniera eterogenea sul territorio nazionale; lo stesso ha subito una profonda evoluzione da una prima fase, in cui l’approccio è stato prevalentemente volto alla determinazione di valori limite di emissione alle sorgenti, all’adozione, più recentemente, di criteri di accettabilità definiti presso i recettori.
In tal senso, la pubblicazione del Decreto Direttoriale n. 309 del 28/06/2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, recante l’approvazione del documento “Indirizzi per l’applicazione dell’articolo 272-bis in materia di emissioni odorigene di impianti e attività” realizzato, in attuazione del comma 2 dell’articolo 272-bis del D.Lgs. n.152/06 e ss.mm.ii., dal gruppo di lavoro istituito nell’ambito del Coordinamento emissioni (di cui all’articolo 281, comma 9, D.Lgs.152/2006), ha introdotto criteri condivisi, a livello nazionale, circa gli aspetti riguardanti l’ambito tecnico/amministrativo dei processi istruttori e decisionali, nonché aspetti più strettamente metodologici, trattati nel testo dei cinque Allegati Tecnici.
Nella definizione dell’approccio metodologico più opportuno per lo studio dei fenomeni odorigeni appare necessario prediligere una combinazione di diversi strumenti di valutazione che possano fornire informazioni complementari.
In tal senso, nell’ambito della valutazione quantitativa della miscela odorigena non è identificabile un unico metodo esaustivo ma, in considerazione dello scopo di indagine, sono impiegati metodi di caratterizzazione chimica dei suoi componenti, la determinazione sensoriale della concentrazione dell’odore (olfattometria dinamica) e approcci strumentali di monitoraggio in continuo mediante sensoristica.
Invece, nella valutazione dell’impatto odorigeno e dello studio delle ricadute sui recettori, lo strumento di supporto fondamentale è rappresentato dalla modellistica della dispersione atmosferica che sta rivestendo, negli ultimi anni, un ruolo fondamentale anche nell’ambito dei procedimenti di autorizzazione delle installazioni a potenziale rischio odorigeno. L’affidabilità dei risultati di tale strumento ha posto la necessità di individuare requisiti tecnici minimi di impostazione metodologica per la valutazione delle variabili descrittive di input, definite in documenti tecnici di riferimento e negli stessi provvedimenti normativi.
Il documento “Emissioni odorigene: elementi di riferimento e approcci metodologici per il monitoraggio” del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) è finalizzato ad esaminare, in modo organico e con riferimento al più recente stato dell’arte, i differenti aspetti legati alla problematica delle emissioni odorigene con lo scopo di fornire informazioni utili per la scelta degli approcci adeguati ad effettuare un’azione di prevenzione, controllo e valutazione delle emissioni odorigene.
EMISSIONI ODORIGENE: ELEMENTI DI RIFERIMENTO E APPROCCI METODOLOGICI PER IL MONITORAGGIO
SOMMARIO
PREMESSA
SINTESI
1. L’ODORE E LA SUA PERCEZIONE
1.1. CENNI SUL MECCANISMO FISIOLOGICO DI PERCEZIONE DELL’ODORE
1.2. PROPRIETÀ CARATTERISTICHE DELL’ODORE
2. I PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI ODORI
2.1. ELEMENTI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE NAZIONALE
2.2. ELEMENTI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE REGIONALE E LOCALE
2.3 TUTELA NORMATIVA INDIRETTA
3. ANALISI DELLE METODOLOGIE DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELLE EMISSIONI ODORIGENE
3.1. PRELIEVO E GESTIONE DEI CAMPIONI GASSOSI ODORIGENI
3.2 MONITORAGGIO CHIMICO
3.3 OLFATTOMETRIA DINAMICA
3.4 SISTEMI AUTOMATICI PER LA MISURAZIONE DELL’ODORE (IOMS)
3.5 MONITORAGGIO DELLA PERCEZIONE DELL’ODORE
4. MODELLI DI DISPERSIONE PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO OLFATTIVO
4.1 INTRODUZIONE
4.2 I MODELLI DI DISPERSIONE ATMOSFERICA
4.3 LE CARATTERISTICHE TECNICHE SPECIFICHE DEI MODELLI DI DISPERSIONE ODORIGENA
4.4 IL RUOLO DEI MODELLI DI DISPERSIONE NELLE VALUTAZIONI DI IMPATTO ODORIGENO.
4.5 LE CARATTERISTICHE TECNICHE ED IL RUOLO DEI MODELLI DI DISPERSIONE ODORIGENA NEGLI “INDIRIZZI NAZIONALI”
5. APPROCCI INTEGRATI PER LA VALUTAZIONE DELLA MOLESTIA OLFATTIVA
5.1 STRUMENTI DI VALUTAZIONE
6. METODOLOGIE DI ABBATTIMENTO DEGLI ODORI
6.1 METODI DI CONTROLLO DEGLI ODORI ALLA SORGENTE
6.2 INTERVENTI DI CONTROLLO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE PER SPECIFICHE TIPOLOGIE DI IMPIANTI
BIBLIOGRAFIA GENERALE
Fonte: SNPA
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