Illeciti ambientali, nel 2010 sono quasi 31 mila

Oltre 30.820 illeciti ambientali accertati nel 2010, equivale a 84 illeciti al giorno e 19,3 miliardi di euro di fatturato, 2milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi sequestrati, 26.500 nuovi immobili abusivi stimati, 290 i clan coinvolti. Queste le cifre riportate in Ecomafia 2011, il rapporto Legambiente (fonte ItaliaOggi)

Oltre 30.820 illeciti ambientali accertati nel 2010, equivale a 84 illeciti al giorno e 19,3 miliardi di euro di fatturato, 2milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi sequestrati, 26.500 nuovi immobili abusivi stimati, 290 i clan coinvolti. Queste le cifre riportate in Ecomafia 2011, il rapporto Legambiente (fonte ItaliaOggi)

I reati relativi al ciclo illegale di rifiuti (dalle discariche ai traffici illeciti) e a quello del cemento (dalle cave all’abusivismo edilizio) rappresentano da soli il 41% sul totale del 2010, seguiti dai reati contro la fauna, (19%), dagli incendi dolosi (16%), da quelli nella filiera agroalimentare (15%), mentre tutti le altre tipologie di violazioni non superano complessivamente il 6% degli illeciti accertati. Sono, invece, 290 i clan impegnati nel business dell’ecomafia censiti nel rapporto, 20 in più rispetto al 2009; 19,3 miliardi di euro invece è il giro d’affari stimato per il solo 2010. Nel complesso, la Campania continua a occupare il primo posto nella classifica dell’illegalità ambientale, con 3.849 illeciti, pari al 12,5% del totale nazionale, 4.053 persone denunciate, 60 arresti e 1.216 sequestri, seguita dalle altre regioni a tradizionale presenza mafiosa: nell’ordine Calabria, Sicilia e Puglia, dove si consuma circa il 45% dei reati ambientali denunciati dalle forze dell’ordine nel 2010. Un dato significativo ma in costante flessione rispetto agli anni precedenti, in virtù della crescita, parallela, dei reati in altre aree geografiche.

Si segnala, in particolare, quella nord Occidentale, che si attesta al 12% a causa del forte incremento degli illeciti accertati in Lombardia.

540 campi da calcio, invece, possono rendere l’idea del suolo consumato nel 2010 dall’edilizia abusiva, con 26.500 nuovi immobili stimati.
Una vera e propria cittadina illegale, con 18.000 abitazioni costruite ex novo e la cementificazione di circa 540 ettari.

(LP)

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